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    Germania: marchio NO OGM e Fast Food contro la patata transgenica

    Buone notizia dalla Germania contro gli Ogm: nati una associazione e un marchio per alimenti NO OGM. Grosse catene di Fast Food di Germania e Nord Europa contro ogm per strategie di mercato
    10 maggio 2010 - Redazione REES Marche
    Fonte: greenpalanet.org

    Nasce a Berlino l'associazione per gli alimenti no ogm

    Lunedì 12 Aprile 2010 09:37  ohne-gentechnikOhne Gentechnik. E' questo il logo che comparirà sulle confezioni dei prodotti alimentari tedeschi senza ogm. L'iniziativa ottiene il plauso del ministro Ilse Aigner. Nasce a Berlino l'associazione per gli alimenti senza ogm, una filiera che potrà utilizzare un logo per informare con chiarezza i consumatori. Il ministro per la Tutela dei consumatori, Alimentazione ed Agricoltura ha accolto con favore l'iniziativa. "Nel prossimo futuro - ha spiegato il ministro federale - l'associazione avrà la responsabilità della concessione e dell'amministrazione della nuova certificazione. Con il logo ‘Ohne Gentechnik' offriamo ai consumatori la possibilità di scegliere in modo consapevole prodotti con ingredienti biotech". (da Ecoalimenta)

    Marchio Ogm-free. Alto Adige: noi dal 2001

    Il fast food sceglie no ogm

    Lunedì 26 Aprile 2010 21:11  fritesLe catene di fast food in Germania e nord Europa hanno deciso di non utilizzare patate ogm. Una scelta etica? No, strategia di mercato. Chi l'avrebbe mai pensato che colossi del calibro di Burger King e McDonand's, e le versioni locali come Lorenz Snack-World e Nordsee, potessero piegarsi ad un'opinione pubblica che, evidentemente, non ne vuole sapere di ogm al punto da adottare precise regole per i consumatori? Beh è quanto hanno deciso di fare, lo rivela Der Spiegel, per timore di perdere clienti. Un danno d'immagine che potrebbe avere ripercussioni molto gravi. Secondo l'associazione tedesca delle industrie alimentari attive nel ramo della lavorazione di prodotti a base di patate, la Bogk, la puara è legata al danno d'immagine per i prodotti alimentari a base di patate, temono che la clientela sia presa dall'angoscia, e tremano anche di fronte al rischio di un aumento dei costi delle forniture della materia prima. Per questo non ritengono assolutamente necessaria l'autorizzazione a coltivare patate transgeniche, perché "i consumatori non sono disposti ad accettare cibi transgenici nella catena alimentare"(repubblica). Da una parte il danno d'immagine e dall'altro, quindi, il rischio di vedere lievitare i costi delle sementi ogm. Per questo motivo, rispondendo ad un sondaggio promosso da Greenpeace, arrivano addirittura a sostenere che la Commissione europea rinunci a ogni piano di legalizzazione di colture di patate transgeniche. Una buona notizia, questa, per noi. Perché le stesse aziende non ritengono di

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