Che fine ha fatto il virus A/H1N1?
Riprendo un tema di cui ho già trattato in precedenza... Nella trasmissione "Exit Files" su La7 di venerdì scorso si è riparlato, dopo parecchio tempo, dell'influenza suina A/H1N1, riportando alcuni dati ed informazioni piuttosto interessanti. Ve li riassumo:
14 maggio 2010 - Claudio Brocanelli
Fonte: Redazione Rees Marche
Riprendo un tema di cui ho già trattato in precedenza... Nella trasmissione "Exit Files" su La7 di venerdì scorso si è riparlato, dopo parecchio tempo, dell'influenza suina A/H1N1, riportando alcuni dati ed informazioni piuttosto interessanti. Ve li riassumo: - l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, con sede a Ginevra in Svizzera, che dovrebbe dipendere dall'ONU e quindi dai 193 Stati di cui è composta sul totale dei 201 nel mondo) nel giugno 2009 aveva dichiarato il livello 6 di allarme (il più alto previsto, mai dichiarato prima e che corrisponde a "pandemia": epidemia nuova, che provoca moltissimi morti e che si diffonde rapidamente su scala mondiale; definizione che però intanto era cambiata nel maggio 2009, soprattutto nel non tenere più conto della parte "moltissimi morti"), non perché la situazione fosse realmente grave, ma perché per l'appunto circa un mese prima l'OMS aveva cambiato la definizione del termine "pandemia" e di conseguenza sono cambiati i parametri di valutazione della gravità e della diffusione del virus e quindi degli effetti provocati - il "contratto di prelazione" (costato all'Italia 3 milioni di euro) firmato (sotto l'allora Ministro della Salute, Francesco Storace) con le case farmaceutiche nell'agosto 2005 su un precedente suggerimento (risalente agli anni Novanta) dell'OMS a preparare un "piano pandemico", quattro anni dopo si è quindi trasformato in "contratto di fornitura" - le morti causate dall'influenza suina A/H1N1 sono state: 17.800 nel mondo (di cui 243 in Italia) - le morti causate annualmente dall'influenza stagionale sono: quasi 500.000 nel mondo (di cui 8.000 in Italia) - 2009: vendute 8 milioni di confezioni di disinfettante Amuchina (del gruppo anconetano Angelini): incremento vendite +220% (su anno precedente) - vaccini acquistati contro l'influenza suina A/H1N1: Germania: 50 milioni di dosi (su 82 milioni di abitanti) Francia: 94 milioni di dosi (su 62 milioni di abitanti) Inghilterra: 130 milioni di dosi (su 51 milioni di abitanti) USA: 250 milioni di dosi (su 304 milioni di abitanti) Italia: 24 milioni di dosi (di cui usate meno di un milione, su 60 milioni di abitanti) di vaccino (dalle 48 milioni di dosi inizialmente previste), ordinate quando ancora era in fase di sperimentazione, per una spesa di quasi 200 milioni di euro; le 24 milioni di dosi furono ordinate dal Ministero della Salute (non dell'attuale, ed ex vice, Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, subentrato per evidente conflitto di interessi di Sacconi, ma dell'allora Ministro della Salute, Maurizio Sacconi, la cui moglie, Enrica Giorgetti, dal 2005 è direttore generale di Farmindustria, che tutela gli interessi delle case farmaceutiche presenti in Italia, incluse quelle straniere) attraverso un contratto di fornitura (http://www.carlorienzi.it/wp-content/uploads/2009/11/contratto-1.pdf), gravemente penalizzante per lo Stato italiano (a causa di uno sbilanciamento delle condizioni economiche e giuridiche a favore dell'azienda produttrice) ed attualmente in fase di rinegoziazione su richiesta del Governo italiano, firmato nell'agosto 2009 con la svizzera Novartis, mentre le altre 24 milioni di dosi inizialmente previste sarebbero state ordinate alla britannica GlaxoSmithKline e, guarda caso (forse per ripicca?), quest'ultima in Italia ha poi deciso di chiudere il centro ricerche di Verona lasciando senza lavoro 550 ricercatori (in tutto il mondo 4.000 dipendenti che perdono il posto di lavoro, di cui 2.000 ricercatori), pur avendo ricevuto dal Governo italiano un finanziamento di 27 milioni di euro per un progetto di ricerca e pur avendo registrato nel 2009 i più alti ricavi della propria storia con utili in fortissima crescita - le case farmaceutiche puntano sempre più a tenere nelle proprie mani la "ricerca", strumento di "conoscenza" utilizzato anche per ricattare i Governi nazionali - la Polonia non è vincolata da contratto di prelazione e non si è "piegata" alle pressioni delle case farmaceutiche - alla fine di febbraio del 2010 sono usciti i risultati di uno studio sul vaccino richiesto dall'EMEA (Agenzia Europea per i Medicinali) ed affidato ad alcuni enti pubblici che hanno evidenziato la sicurezza del vaccino stesso... ma in Italia lo studio è stato finanziato dalla svizzera Novartis - 2009: Tamiflu (antivirale della svizzera Roche, la cui efficacia è stata da più parti messa in discussione): incremento vendite +425% (su anno precedente); il Governo italiano nel 2005 in occasione dell'influenza aviaria acquistò 40 milioni di dosi per una spesa di 40 milioni di euro e nel 2009 gli italiani per questo medicinale hanno speso in farmacia quasi 20 milioni di euro (ed in diversi casi da alcuni farmacisti è stato venduto senza prescrizione medica... e questo è un reato!); questo medicinale negli ultimi dieci anni è stato utilizzato da 68 milioni di pazienti nel mondo - il giro d'affari generato dall'influenza suina A/H1N1 per "Big Pharma" (http://www.nopsych.it/la-storia-segreta-di-big-pharma), le 13 multinazionali farmaceutiche coinvolte, ha superato i 18 miliardi di euro a livello mondiale - i mercati finanziari assegnano allo Stato italiano una probabilità di fallire superiore a quella delle case farmaceutiche - ancora oggi l'OMS tiene fermo il livello 6 di allarme per l'influenza suina A/H1N1... se fosse dichiarato il livello 5, il vaccino fino ad ora prodotto al livello 6 non sarebbe più utilizzabile (ed intanto il Governo italiano ha dato all'OMS 2,5 milioni di dosi di vaccino da distribuire ai paesi in via di sviluppo) ...e ciò che è più grave è che... - l'OMS per l'80% è attualmente finanziata dai laboratori farmaceutici (e cioè dalle multinazionali farmaceutiche) - l'OMS (attraverso la pressione delle lobbies farmaceutiche) sta chiedendo ad ogni Stato di accettare che la stessa OMS venga finanziata dagli introiti che faranno i laboratori farmaceutici dalla vendita dei vaccini La domanda sorge spontanea: a quando la prossima "pandemia"? Le case farmaceutiche di sicuro non vedono l'ora di incrementare ulteriormente il proprio giro d'affari... http://it.wikipedia.org/wiki/Case_farmaceutiche