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    Beni comuni

    Michele Altomeni
    Fonte: Comportamenti Solidali

    Cittadinanza nel quotidiano

    La terza sfera in cui il cittadino solidale è attivo, oltre quella politica e quella economica, è quella dell’esistenza quotidiana. La presa di coscienza della realtà in cui viviamo e del ruolo che ognuno di noi riveste porta ad una profonda revisione negli stili di vita modificando progressivamente anche i gesti più abituali. Si tratta di un processo simile a quello descritto da alcune religioni che invitano l’essere umano ad una esistenza più piena e consapevole.
    Nella cultura occidentale, profondamente materialista, l’idea di cambiare stile di vita assume spesso una connotazione negativa perché associata alla rinuncia a beni e comodità acquisite attraverso il progresso economico e tecnologico. In realtà si tratta dell’esatto opposto, ossia di recuperare qualcosa che nel corso dei secoli è stato perduto, fino a comprendere che l’attaccamento a certi beni e simboli non è altro che il povero surrogato della mancanza di qualcosa di molto più prezioso.
    Facendo solo un po’ di attenzione ci si rendo conto del senso e dell’importanza di ogni gesto: premere un interruttore, aprire un rubinetto, salire sull’auto, acquistare qualcosa, buttare un rifiuto… Nessun gesto è neutro e privo di conseguenze. Non si tratta di sviluppare sensi di colpa, ma di diventare più maturi imparando a sentirci parte di un sistema molto ampio e complesso.
    Nelle prossime pagine di questa giuda passeremo in rassegna alcune delle attività quotidiane più comuni (mangiare, abitare, muoversi…) e, mettendole in relazione con i cinque elementi della prima parte, affronteremo le azioni quotidiane a cui tendere.

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