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    L'Agenda digitale e il suo ruolo in Europa

    . L'agenda digitale europea è una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020. Essa mira a stabilire il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic).
    5 settembre 2010 - Eleonora Santucci
    Fonte: greenreport.it

    LIVORNO. La Commissione europea ha lanciato nel marzo 2010 la strategia Europa 2020 per raggiungere alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale e un'economia a basse emissioni di carbonio, da attuare tramite azioni concrete sia a livello europeo, sia a livello nazionale. L'agenda digitale europea è una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020. Proprio perché il suo scopo generale è quello di ottenere vantaggi socio-economici sostenibili grazie a un mercato digitale unico basato su internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili. Essa mira a stabilire il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic).

    Nella relazione della Commissione europea "Un'agenda digitale", infatti, sono illustrate le problematiche che mostrano la necessità di compiere le azioni individuate come un insieme di programmi finalizzati a promuovere le prestazioni socio-economiche dell'Europa.

    Grazie a una maggiore diffusione e ad un uso più efficace delle tecnologie digitali secondo la Commissione, l'Europa potrà offrire ai suoi cittadini una migliore qualità della vita, ad esempio sotto forma di un'assistenza sanitaria migliore, trasporti più sicuri e più efficienti, un ambiente più pulito, nuove possibilità di comunicazione e un accesso più agevole ai servizi pubblici e ai contenuti culturali.

    La relazione, dunque, individua le azioni fondamentali basate sulla necessità di affrontare in modo sistematico sette aree problematiche (Frammentazione dei mercati digitali, Mancanza di interoperabilità, Aumento della criminalità informatica e rischio di un calo della fiducia nelle reti, Mancanza di investimenti nelle reti, Impegno insufficiente nella ricerca e nell'innovazione, Mancanza di alfabetizzazione digitale e competenze informatiche, Opportunità mancate nella risposta ai problemi della società) ed essendo un'iniziativa orizzontale copre le tre dimensioni di crescita definite nella strategia Europa 2020.

    Il settore delle Tic genera direttamente il 5% del Pil europeo e rappresenta un valore di mercato di 660 miliardi di euro l'anno. Ma grazie al notevole dinamismo e all'innovazione propri del settore e grazie all'influenza sulla trasformazione delle modalità di funzionamento degli altri settori, le Tic contribuiscono alla crescita complessiva della produttività in misura notevolmente maggiore (il 20% deriva direttamente dal settore e il 30% dagli investimenti).

    Allo stesso tempo, il settore delle Tic genera un notevole impatto sociale. Basti pensare che in Europa oltre 250 milioni di persone usano internet ogni giorno e praticamente tutti i cittadini europei posseggano un telefono cellulare, cosa che ha cambiato nel corso degli anni lo stile di vita degli europei. Basti anche pensare allo sviluppo di reti ad alta velocità che oggi ha lo stesso impatto rivoluzionario che ebbe un secolo fa lo sviluppo delle reti dell'elettricità e dei trasporti.

    I servizi convergono e si spostano dal mondo fisico a quello digitale, universalmente accessibile su qualsiasi dispositivo, che si tratti di smartphone, Pc-tavoletta (tablet Pc), computer, radio digitali o televisori ad alta definizione. Tanto che si prevede che entro il 2020 i contenuti e le applicazioni digitali saranno forniti quasi interamente online.

    Dunque, secondo la Commissione europea, questa enorme potenziale può essere sfruttato grazie a un "circolo virtuoso di attività che funzionano correttamente". Innanzitutto, occorre mettere a disposizione contenuti e servizi interessanti in un ambiente internet interoperabile e senza confini.

    Questo flusso di attività può in larga misura autoalimentarsi, ma richiede un clima commerciale che favorisca gli investimenti e l'imprenditorialità. Sommato al fatto che occorre risolvere alcuni problemi di rilievo.

    La relazione, oltre a individuare i punti critici, mostra anche che l'Europa è in ritardo rispetto ai suoi partner industrializzati nell'adozione degli strumenti necessari "per prosperare in questo settore in crescita dell'economia della conoscenza".

    Il numero di brani musicali scaricati attualmente negli Stati Uniti è quattro volte superiore rispetto all'Ue, che presenta mercati frammentati e una carenza di contenuti scaricabili legalmente. Il 30% degli europei non ha mai usato internet, il tasso di penetrazione delle reti ad alta velocità a fibra ottica è solo dell'1% in Europa, contro il 12% del Giappone e il 15% della Corea del Sud, infine, la spesa destinata dall'Ue alle attività di ricerca e sviluppo nel settore delle Tic è pari solo al 40% della spesa degli Usa.

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