barralunga

REES Marche

RSS logo

Calendario

    Beni comuni

    Inderogabilmente Fiat

    «Quella assunta da Federmeccanica è una decisione gravissima e irresponsabile, che lede i principi democratici del nostro Paese. Si decide, infatti, di cancellare il Contratto nazionale di lavoro, in accordo con sindacati minoritari e impedendo alle lavoratrici e i lavoratori di potersi esprimere sul loro contratto»
    12 settembre 2010 - Francesco Paternò (Redazione del Manifesto)
    Fonte: ilmanifesto.it - 08 settembre 2010

    Per Federmeccanica, il contratto nazionale del 20 gennaio del 2008 non vale più. Benché l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne avesse chiesto pubblicamente la disdetta - senza la quale sarebbe uscita dall'associazione - il presidente di Federmeccanica Pierluigi Ceccardi ha detto che «la Fiat non ha spinto per niente». E che anzi, «l'accelerazione che abbiamo imposto oggi è per tutelare le esigenze delle aziende metalmeccaniche e di un milione di lavoratori che dipendono da esse». Per non sbagliarsi, Federmeccanica fa un passo doppio: da una parte recede dall'accordo per imporre deroghe per tutti, dall'altra studia il modo di fare altre «norme specifiche per il comparto auto», cioè solo per la Fiat.
    «Quella assunta da Federmeccanica è una decisione gravissima e irresponsabile, che lede i principi democratici del nostro Paese. Si decide, infatti, di cancellare il Contratto nazionale di lavoro, in accordo con sindacati minoritari e impedendo alle lavoratrici e i lavoratori di potersi esprimere sul loro contratto», ha detto il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini. «Si tratta di una violazione delle regole e della rottura dei principi democratici alla base degli equilibri sociali. Per la Fiom, l'unico contratto in vigore rimane, sotto ogni punto di vista, quello del 2008 firmato da tutti e votato dalle lavoratrici e i lavoratori». Oggi la Fiom terrà il suo comitato centrale per decidere il che fare.
    Chiaro che i tribunali, innanzitutto, avranno il loro lavoro. Ceccardi, infatti, ha messo le mani avanti sostenendo che la disdetta del contratto è stata decisa «a fronte delle minacciate azioni giudiziarie della Fiom relative all'applicazione di tale accordo» ed è comunicata «in via meramente tecnica e cautelativa allo scopo di garantire la migliore tutela delle aziende». La disdetta avviene a far data dal primo gennaio 2012. Alla domanda se l'auspicio è che anche la Cgil guidata da Guglielmo Epifani possa sedersi al nuovo tavolo, Ceccardi ha replicato «assolutamente sì».
    «La nostra preoccupazione più grande è la crisi e come uscirne, non quello che decide Federmeccanica e l'idea che si pensi di uscirne riducendo salari e diritti e aumentando gli orari è un'idea non originale che non ha prodotto risultato ma aumentato la conflittualità. Per questo non capisco perché Federmeccanica cerca il conflitto», ha commentato il segretario piemontese della Fiom, Giorgio Airaudo. «E' la dimostrazione della volontà di scontro frontale degli industriali», aggiunge Giorgio Cremaschi (Fiom). «Un errore che non aiuterà le imprese, che non aiuterà la Fiat né Marchionne», commenta il governatore della Puglia, Nichi Vendola. «Dividere i sindacati, usare il bastone e la carota a seconda degli interlocutori e ignorare che perfino da parte della Fiom c'è sempre stata disponibilità a entrare nel merito della discussione sugli obiettivi di innalzamento delle percentuali di produttività e competitività, è stato possibile perché c'è un governo che anziché fare l'arbitro è sceso pesantemente in campo prendendo a calci negli stinchi i lavoratori e facendo il tifo per la parte più agguerrita e aggressiva del sistema delle imprese». Maurio Sacconi, ministro del welfare, conferma a modo suo: «La disdetta da parte di Federmeccanica del contratto 2008 non ha alcuna valenza sostanziale per i lavoratori, che sono protetti dal ben più conveniente contratto dell'ottobre 2009 sottoscritto da Cisl, Uil, Ugl e Fismic».

    Sito realizzato con PhPeace 2.6.32

    PhPeace è software libero, e ognuno è libero di ridistribuirlo secondo le condizioni dellaLicenza GNU GPL

    A meno di avvisi di particolari (articoli con diritti riservati) il materiale presente in questo sito può essere copiato e ridistribuito, purchè vengano citate le fonti e gli autori. Non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale pubblicato.

    validateXHTMLcclvalidateCSS

    Segnala eventuali errori al WebMaster | RSS logo