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    Fotovoltaico, è boom. Rinnovati gli incentivi per il 2011

    Efficienza energetica: prorogata la scadenza degli incentivi per tutto il 2013. Stanziamenti ridotti – di poco - ma con targt mirati anti-speculazioni
    17 ottobre 2010 - Saverio De Luca
    Fonte: kataweb.it - 15 ottobre 2010

      Pannelli solari e fotovoltaico. Un business da tre miliardi di euro, più di 600 imprese impegnate nel settore, un sostanzioso calo delle emissioni di Co2 nell'atmosfera e l'avvio di un percorso virtuoso che tende all'indipendenza dai combustibili fossili ormai in esaurimento: è questa la grande macchina che si è messa in moto con l'istituzione degli incentivi per l'efficienza energetica nel nostro Paese e che ha reso l'Italia un campo dalla incredibile fertilità anche per gli investitori stranieri.

    Un solo spettro terrorizzava gli addetti ai lavori, era quello rappresentato dal 31 dicembre 2010, giorno fissato per la fine degli incentivi. Solo gli impianti allacciati alla rete elettrica entro tale data avrebbero potuto godere degli ottimi rientri del capitale investito (circa il 15% annuo) garantiti dal Conto energia. Ironia della sorte, a far tirare un gran sospiro di sollievo alla galassia orbitante intorno alla stella della efficienza energetica, è stata un'altra data, quella del 24 agosto 2010, in cui, tra la soddisfazione di molti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l'atteso e ben sperato decreto sul conto energia che rinnova gli incentivi per gli anni 2011-2013.

    Da quanto si apprende le possibilità di guadagno per le imprese saranno ridotte rispetto al biennio 2008 – 2010, ma parallelamente si assisterà ad una più oculata elargizione dei fondi per evitare le speculazioni. Con la diminuzione del capitale a disposizione, comunque molto inferiore rispetto alle più nefaste previsioni, sono diminuiti anche i costi dei moduli fotovoltaici e ne è nettamente aumentata l'efficienza; in poche parole installare un impianto sul proprio tetto costerà leggermente meno con benefici più a lungo termine.

    Le riduzioni previste agli stanziamenti nel 2011 si attesteranno tra il 18 ed il 20% rispetto al 2010, alle quali si aggiungerà un ulteriore 6% nel periodo 2012 – 2013. A grandi numeri, per gli impianti che entreranno in funzione tra tre anni, gli incentivi saranno ridotti di un quarto. Questa politica dovrebbe disincentivare la costruzione di grandi impianti, ad oggi al centro di aspri dibattiti tra ecologisti e paesaggisti, promuovendo un concetto di autarchia energetica individuale.

    Il fabbisogno energetico di una famiglia media italiana è di 3 Kw, il costo di un impianto che coprisse tale richiesta si aggirava intorno ai 21.000 euro e necessitava di una superficie di circa 12 metri quadrati per Kw. Ad oggi l'efficienza dei pannelli è aumentata riducendo, in media, di 4 metri quadrati la superficie necessaria alla produzione di 1 kw ed il costo di un impianto completo di inverter e installazione si attesta intorno ai 5.000 euro/Kw.

    Cambiano anche le regole per gli impianti integrati. Non potranno più beneficiare della detrazione fiscale del 55%, ad esempio, quelli su tettoie adiacenti alle mura domestiche, ma aumenteranno le possibilità di accedere a tali contributi per diminuire la dispersione termica dei nostri edifici con l'ausilio di infissi di nuova generazione o pannelli isolanti da parete.

    Secondo gli operatori, si assisterà comunque ad uno sprint finale nel 2010 per l'allaccio degli ultimi impianti che potranno usufruire del Conto Energia più generoso d'Europa. Sarà a questo punto responsabilità delle Istituzioni preposte alla concessione dei permessi contenere gli atteggiamenti speculativi, come ad esempio la grande difficoltà a trovare inverter che non abbiano subito un rincaro del prezzo (in alcuni casi anche del 60%), indispensabile per l'allaccio dell'impianto alla rete elettrica.

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