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    Ultime sugli O.g.m.

    Pubblichiamo una serie di recenti articoli tratti da Greenplanet.net su questo scottante argomento con cui purtroppo tutti dobbiamo fare i conti.
    14 dicembre 2010 - Redazione Rees Marche
    Fonte: Greenplanet.net

    Pubblichiamo una serie di recenti articoli tratti da Greenplanet.net su questo scottante  argomento con cui purtroppo tutti dobbiamo fare i conti.

    No ogm

    Giovedì 09 Dicembre 2010 greenplanet.net

    Un milione di firme raccolte da Greenpeace e Avaaz per chiedere all'Unione Europea alimenti sicuri e senza ogm, consegnate davanti la sede della Commissione in un happening impreziosito dalla rappresentazione in 3D di un campo agricolo biologico realizzata dall'artista Kurt Wenner.

    Con oltre un milione di firme raccolte, Greenpeace chiede ufficialmente alla Commissione Ue di vietare gli OGM in Europa fino a quando non verrà istituito un organo tecnico scientifico più indipendente e competente dell'attuale Efsa (l'Autorità europea per la Sicurezza Alimentare).

    L' "iniziativa dei cittadini", introdotta con il Trattato di Lisbona, permette a un milione di europei, appartenenti a un significativo numero di Paesi, di chiedere all'Ue di modificare leggi comunitarie. Greenpeace le firme le ha raccolte ed ora attende che sia l'Unione europea a fare la sua parte. La raccolta di firme è stata lanciata lo scorso marzo in seguito all'approvazione, da parte della Commissione, della patata OGM resistente agli antibiotici, autorizzata nonostante rilevanti dubbi a livello scientifico. In pochi mesi sono stati quasi 60.000 i cittadini italiani che hanno sottoscritto la nostra petizione. L'associazione ambientalista accusa il ministro delle Politiche agricole Galan di fare "ostruzionismo" verso le Regioni che stanno agendo a tutela della nostra agricoltura e dichiarare ufficialmente l'Italia libera dagli OGM.
    A Bruxelles, davanti la sede della Commissione, in occasione della consegna dell' "iniziativa dei cittadini" anche un campo biologico realizzato da Kurt Wenner, con la sua particolare abilità nella rappresentazione tridimensionale.

    Regioni confermano No agli Ogm

    Venerdì 10 Dicembre 2010 greenplanet.net

    Le Regioni ribadiscono al ministro Galan il proprio no alle coltivazioni Ogm in Italia in occasione della seduta della Commissione Politiche agricole ed il successivo Comitato tecnico agricolo.

    Incontro in cui il ministro delle Politiche Agricole Galan, come spiega il coordinatore della Commissione l'assessore della Regione Puglia, Dario Stefano "aveva arbitrariamente reintrodotto in discussione questo argomento''. ''Abbiamo ribadito - prosegue Stefano, da Asca - che l'intesa sulle linee guida sulla coesistenza e' stata gia' ritirata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 7 ottobre scorso. In piu', in quella stessa sede fu approvato un ordine del giorno in cui si chiedeva ai Ministeri competenti di procedere all'attivazione della clausola di salvaguardia, a norma dell'art.23 della Direttiva CE 18/2001, nei confronti delle ''varieta' geneticamente modificate. In analogia con quanto gia' fatto da altri Paesi quali Austria, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo e Ungheria''.''L'attivazione della clausola di salvaguardia - prosegue l'assessore - rappresenta l'unico strumento che in modo inequivocabile puo' portare al raggiungimento dell'obiettivo di mantenere il territorio di tutte le Regioni italiane libero da coltivazioni transgeniche, risolvendo anche i contenziosi esistenti che, comunque, non possono essere imputati ad inadempienze da parte delle Regioni e Province Autonome''.

    Ogm, Galan e la libertà di farsi del male

    Domenica 12 Dicembre 2010 Antonio Felice greenplanet.net

    Il ministero dell'Agricoltura ha enfatizzato in una sua nota ufficiale la ripresa del programma comunitario "Frutta nelle scuole". Ha fatto bene. L'iniziativa sembra infatti migliorata rispetto allo scorso anno.

    Il programma coinvolge a partire da dicembre oltre 10.000 scuole primarie di tutte le Regioni. Sono state selezionate le organizzazioni di produttori che negli 8 lotti regionali procederanno alla distribuzione dei prodotti frutticoli e orticoli, privilegiando i prodotti stagionali, di qualità (biologico, dop, igp) e del territorio, con una particolare attenzione all'impatto ambientale (utilizzo di contenitori e confezioni biodegradabili o riutilizzabili). Almeno una volta alla settimana, fino alla conclusione dell'anno scolastico, la merenda di metà mattina sarà sostituita da frutta fresca o da spremute e centrifughe preparate al momento. Il programma ha l'obiettivo di incrementare il consumo di frutta e verdura tra i bambini delle scuole primarie e di far conoscere ed apprezzare le nostre produzioni ortofrutticole per una sana alimentazione.
    Che dire? Bene, solo bene. Contemporaneamente però ci risulta incomprensibile la sordità del ministro dinanzi agli assessori regionali all'Agricoltura e a tutti coloro che, nei giorni scorsi, gli hanno fatto intendere che l'Italia a grandissima maggioranza non vuole gli ogm e che è piuttosto interessata a valorizzare al massimo la sua straordinaria biodiversità agricola, lasciando gli ogm a chi già li ha, alle agricolture estensive, continentali, prive dei valori e sapori mediterranei che madrenatura ci ha regalato con generosità. Niente. Galan non ci sente. Lui stesso da una parte ammette che l'agricoltura non è la sua materia ma dall'altra insiste: "La coesistenza è la strada maestra da percorrere nella definizione di un quadro normativo chiaro. Ritengo autolesionistico bloccare la sperimentazione su piante geneticamente modificate e reputo che un Paese come l'Italia debba garantire e sostenere il progresso della scienza e la libertà di ricerca, nel rispetto della legislazione comunitaria e nazionale".
    Ricerca scientifica di buon livello in Italia se ne fa poca, purtroppo, anche e soprattutto per scarsità di finanziamenti. Si indirizzasse la ricerca verso il biologico e i prodotti tipici si farebbe un grande servizio all'agricoltura e ai consumatori italiani. Ma il ministro, non si capisce perché, è invece convinto che la libertà di ricerca sia una bandiera da alzare in favore degli ogm. Ma perché? Chi lo ha convinto di questo?

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