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    ZANZARE: conoscerle e combatterle nel modo corretto

    Le zanzare sono l’incubo della stagione calda, ma poche persone sanno veramente quali sono i metodi corretti ed efficaci per tutelarsi dalle punture estive. La fobia per gli insetti è la più diffusa in Italia e i periodici allarmismi, spesso determinati dagli interessi più diversi, terrorizzano chi è affetto da questa patologia, perciò tutti si improvvisano entomologi e scelgono metodi sbrigativi che servono certamente a calmare le angosce interiori, ma non eliminano le zanzare.
    1 maggio 2011 - Redazione Rees Marche

    CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) - Roma

    www.infozanzare.info

     

    Le zanzare sono l’incubo della stagione calda, ma poche persone sanno veramente quali sono i metodi corretti ed efficaci per tutelarsi dalle punture estive.

    La fobia per gli insetti è la più diffusa in Italia e i periodici allarmismi, spesso determinati dagli interessi più diversi, terrorizzano chi è affetto da questa patologia, perciò tutti si improvvisano entomologi e scelgono metodi sbrigativi che servono certamente a calmare le angosce interiori, ma non eliminano le zanzare.

    Difendersi è sacrosanto, occorre però farlo anche valutando i rischi e i benefici perché, utilizzando alcune metodologie, viene messa a repentaglio la salute delle persone (specialmente dei bambini e degli anziani) e si inquina ulteriormente l’ambiente in cui si vive.

    Per chi desidera essere correttamente informato, riportiamo alcuni dati e indicazioni che valgono per ogni tipo di zanzara, compresa la aedes albopiscus, la famosa zanzara tigre:

     

    • In Italia ci sono circa 60 tipi di zanzare alle quali, in questi ultimi anni si è aggiunta la zanzara tigre che, nel nostro clima, solo in casi particolari può trasmettere alcuni patogeni e virus di malattie endemiche nei climi tropicali. E’ vero però che, essendo di recente importazione, poiché il nostro organismo non la conosce, a volte la sua puntura procura dei gonfiori più rilevanti che, se grattati violentemente, si possono infettare.

    La zanzara tigre punge di giorno, fino al crepuscolo, non si sposta più di un massimo di 200

    metri dal luogo in cui è nata, per riprodursi ha bisogno di pochissima acqua e effettua la sua

    maggiore attività dal mese di luglio in poi.

     

    • La sola lotta alle zanzare che abbia efficacia è quella che agisce sulle uova e sulle larve. E’ quindi fondamentale intervenire nei focolai dove questi insetti si riproducono e cioè nell’acqua stagnante. A tale scopo, occorrerà evitare tutti i ristagni d’acqua (consigliando anche ai vicini di farlo). Quelli che non potranno essere eliminati entro tre giorni, andranno coperti o trattati, per esempio, con l’aggiunta di olio di Neem, di fili o monetine di rame, di Bti (Bacillus thuringiensis), varichina (ad esempio nei tombini), ecc., oppure riempiti con sabbia e ghiaia fine, eccPer i tombini sono anche in commercio speciali dispositivi meccanici in materiale atossico e riciclabile (MOSQUITO STOPPER) che impediscono alle zanzare di accedere all’acqua per deporvi le uova.

    E’efficace e indicato anche l’uso di trappole cioè di contenitori riempiti di acqua che

    attirano le zanzare per la deposizione delle uova. Possono essere piccoli e di colore nero, da

    svuotare spesso, o grandi (molto efficaci sono vasche o piccoli stagni), contenenti specifici

    pesci larvivori come le gambusie, (piccolissime e voraci, eliminano fino a 150 larve di

    zanzara al giorno) e i pesci rossi.

    • Importante è salvaguardare i predatori delle zanzare adulte e cioè i pipistrelli, gli uccelli insettivori, le libellule, gli anfibi, i pesci, le lucertole, i gechi, i ragni, le scolopendre, ecc…. tutti grandi distruttori di zanzare. La natura crea dei problemi ma spesso dona anche le soluzioni.

    Si potrà incrementare il numero dei pipistrelli e attirarli vicino alle proprie abitazioni, predisponendo degli appositi nidi, chiamati BAT-BOX, che sono stati studiati dall’Università di Firenze e si possono acquistare anche presso i supermercati COOP.

    E’ utile ricordare che ogni pipistrello, cacciando dal crepuscolo all’alba, elimina circa 2000 insetti per notte.

     

    • Per tenere lontane le zanzare da giardini e spazi aperti, esistono in commercio trappole meccaniche che attirano gli insetti e li catturano. Piante con potere repellente (che agiscono anche su moscerini, pappataci, formiche volanti, tafani, vespe), come gli alberi di eucalipto e di neem, e quelle odorose da collocare dove si soggiorna.

    Quando si è vicini a vasi o cespugli di lavanda, di menta e di rosmarino è difficile essere attaccati da questi insetti perchè le suddette essenze, come pure il timo, il cedro, il geranio africano, la citronella, il basilico, la melissa, ecc… diffondono un olio volatile formato da terpeni profumati per noi, ma repellenti per gli insetti.

    Si trovano anche zampironi a base di neem e altre sostanze naturali repellenti, da bruciare all’aperto.

    L’olio di neem può essere applicato puro sulle superfici dei luoghi dove si soggiorna, oppure opportunamente diluito, nebulizzato su piante, alberi e siepi. La sua azione è sia repellente che insetticida, ed è valida per ogni tipo di insetto, ma risparmia quelli utili all’uomo.

    E’ in aumento il numero dei tecnici specializzati che eseguono, trattamenti antizanzare sia larvicidi che insetticidi, con prodotti totalmente naturali come l’OLIO di NEEM e il MOSQUITO BARRIER così ricco di sostanze solforose che, confondendo l’olfatto degli insetti, impedisce loro di individuare le prede. A tali “disinfestazioni” stanno ricorrendo con successo sia le Amministrazioni pubbliche che i privati cittadini.

     

    • Per tenere lontane le zanzare all’interno delle pareti domestiche, esistono molti metodi efficaci. Oltre a ricorrere all’antico e classico rimedio dell’applicazione di zanzariere alle finestre, si possono umettare, con olio di neem o di altre piante aromatiche, dei fogli di carta assorbente da disporre in punti strategici dei locali. Con gli stessi olii, è possibile praticare mediante gli appositi diffusori elettrici, anche delle costanti nebulizzazioni negli ambienti, senza dover poi aerare le stanze prima di soggiornarvi. L’olio di neem può essere applicato puro intorno alle finestre e agli ingressi oppure, opportunamente diluito, nebulizzato con semplici “spruzzini” casalinghi.

     

    - Per la protezione individuale, sono ottimi repellenti, da spalmare sul corpo, sia gli olii

    essenziali delle piante aromatiche sopra menzionate, sia: l’estratto di Pompelmo,

    l’Artemisia annua, gli olii essenziali di Tarchonanthus camphoratus e Cajeput, gli olii

    odorosi di Andiroba, Senape, la tintura madre di Ledum palustre, ecc… che, oltre a

    proteggere, leniscono gli eventuali sopravvenuti problemi della pelle.

    In commercio esistono anche piccoli apparecchi elettronici che respingono le zanzare.

    • Con l’assunzione del rimedio omeopatico LEDUM PALUSTRE, è possibile creare nei bambini e negli adulti, una sorta di scudo personale protettivo dagli attacchi delle zanzare. E’ una cura da effettuarsi preferibilmente alla fine della primavera.

    Prodotti Chimici

     

    La paura per la zanzara tigre (specialmente nei primi tempi del suo arrivo) ha creato un allarmismo eccessivo ed è proprio per difendersi da questa specie che ha iniziato a diffondersi la pratica delle disinfestazioni.

    Per eliminare le zanzare in modo veloce, si è scatenata una vera e propria guerra chimica, con irrorazioni di enormi quantità di insetticidi di sintesi, di cui non si conoscono tutte le conseguenze. E’ però ormai accertato che rappresentano una concausa importante all’insorgere di differenti patologie, prime fra tutte per gravità i tumori (specie nei più indifesi, i bambini), le malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla) e i danni al sistema endocrino e riproduttivo (sterilità, malformazioni neonatali, ecc. ecc.) oltre ad asma e allergie, tutte in costante aumento. C’è da sottolineare che la maggior parte di tali problematiche non si manifestano subito, ma hanno luogo dopo anni di incubazione.

    La nebulizzazione aerea è il metodo adottato dai meno informati, dai più frettolosi e da chi vuole mettersi l’animo in pace pensando di aver risolto il problema ma, come è ormai sotto gli occhi di tutti, dopo due giorni dalle irrorazioni, i fastidiosi insetti tornano a pungere più di prima e occorre ripetere continuamente i trattamenti. A guadagnarci, in tutto questo, sono solo gli operatori del settore.

     

    A meno che non siano principalmente larvicide, dopo che sia stato effettuato un opportuno monitoraggio dei focolai, le disinfestazioni non prevengono le infestazioni di zanzare, né risultano efficaci per la loro eliminazione.

     

    Occorre andare molto cauti con l’impiego delle sostanze chimiche

    E’ poco noto che tali sostanze attive, pur essendo autorizzate dalle competenti Autorità, prima di essere messe in commercio non subiscono alcuna sperimentazione, salvo poi essere ritirate quando hanno procurato dei danni, anche se sono state molto usate assicurandone l’innocuità, vedi Temephos (ampiamente usato a suo tempo dal Comune di Roma), Endosulfan, Malathion, Cipermertrina, Carbaryl, e moltissime altre.

     

    E’opinione comune che, una volta irrorati gli insetticidi dappertutto, anche negli spazi aperti, le zanzare continueranno a morire posandosi sulla sostanza chimica, ma non è così. Muoiono soltanto quelle che vengono colpite dalle gocce di insetticida durante le irrorazioni notturne, tutte le altre divengono sempre più insensibili ai veleni e ne generano di ancora più resistenti.

    E’ stato tanto demonizzato il DDT, ma le altre molecole chimiche utilizzate per “uccidere le zanzare” siano esse organofosforici (gas nervini) o piretroidi (il cui nome di riferimento piretro fa erroneamente pensare ad un prodotto naturale e quindi non dannoso) sono altrettanto pericolose sia per le persone che per gli animali, sono infatti “biocidi”. Restano a lungo nell’ambiente e uccidono anche la nostra vita, magari non subito, ma basta aspettare qualche anno e si presenteranno inspiegabili malattie.

     

    C’e’poi il problema del sinergismo possibile fra i vari composti che può portare ad effetti nocivi molto superiori dato che nella nostra atmosfera ci sono già altri pesticidi, idrocarburi, PCB, IPA, metalli pesanti e la somma di questi elementi può essere più pericolosa di quello che immaginiamo.

     

    Prima di scegliere un trattamento antizanzare che prevede l’irrorazione aerea di sostanze chimiche è opportuno sapere che:

     

    - In presenza di vento, gli insetticidi, dal punto in cui vengono irrorati, si spargeranno anche fino a più di un miglio di distanza.

     

    - Dopo le irrorazioni non sarà più possibile consumare frutta e ortaggi dei propri orti e giardini.

     

    - Anche l’acqua di eventuali piscine potrà procurare immediati problemi alla pelle.

     

    - Si depositano su ogni superficie, che sarà quindi necessario pulire e bonificare, per non essere a contatto della sostanza chimica o ingerirla.

     

    - Camminando su superfici trattate, la sostanza insetticida verrà automaticamente portata anche all’interno delle abitazioni.

     

    - Il surriscaldamento dei muri delle case, determinerà una esasperata evaporazione e nebulizzazione aereosolica, con la ricaduta delle sostanze tossiche all’intorno e sulle abitazioni vicine. Praticamente, se gli occupanti della casa accanto a chi disinfesta non desiderano l’irrorazione, verranno costretti a subirla egualmente, e avranno il loro ambiente domestico contaminato da veleni chimici permanenti per anni, con tutte le conseguenze del caso.

     

    - Gli insetticidi, depositandosi ovunque, contribuiscono ad inquinare le falde acquifere e le acque di superficie (119 sono i diversi tipi di pesticidi rinvenuti nelle acque italiane).

     

    - Agiscono su ogni specie vivente: insetti non nocivi quali farfalle, api, cicale, lucciole (non a caso oggi in estinzione), uccelli, animali domestici, ecc., ma in particolare proprio sui predatori (pipistrelli, libellule, gechi, uccelli insettivori) delle stesse zanzare che, di conseguenza, divengono sempre più numerose.

     

    - Anche gli animali domestici corrono dei rischi, perché camminano sulle zone trattate, si leccano e mangiano l’erba inquinata.

     

    Riassumendo

     

    Poiché per ridurre il numero delle zanzare gli interventi efficaci sono soprattutto quelli larvicidi, da effettuarsi nei probabili focolai, occorre evitare la proliferazione dei fastidiosi insetti, eliminando o bonificando tutti i depositi (piccoli e grandi) di acque stagnanti, possibilmente con metodi poco tossici, anzi meglio se naturali.

    Senza la dovuta prevenzione, infatti, sarà molto difficoltoso sfuggire a sciami di insetti ormai sempre più resistenti ai trattamenti chimici. E’importante tenere presente che le irrorazioni aeree, fatte praticare nei singoli condomìni e nelle città, hanno soltanto un’azione momentanea, non sono preventive e non risolvono la problematica ma, come si è visto, spesso provocano più danni che benefici.

    E’ quindi necessario e auspicabile che, senza aspettare la soluzione dall’alto, ogni singola persona applichi delle metodiche che la difendano in modo atossico, tra le mura domestiche e negli spazi aperti, senza mettere a repentaglio la salute sua, dei suoi cari e dell’ambiente in cui vive.

    Dato che eliminare del tutto le zanzare è impossibile, è importante ridurne il numero, riequilibrandolo con i loro predatori naturali che, attualmente, vengono decimati dalle centinaia di migliaia di tonnellate di insetticidi immessi nell’ambiente.

    Basta un po’ più di responsabilità e di buona volontà da parte di tutti perché i fastidi siano molto ridotti.

     

    Ogni specie di zanzara, compresa la Tigre, può essere efficacemente combattuta ricorrendo a metodi dolci.

     

    L’approfondimento dei temi trattati e molti altri suggerimenti in tal senso sono reperibili sul sito: www.infozanzare.info nella pagina RIMEDI

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