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    BeFair e l'economia solidale

    Prosegue il percorso di beFair. in questo articolo si fa il punto della situazione del rapporto tra questo progetto e l'economia solidale. Seguiranno articoli relativi al rapporto tra economia solidale e software libero che è la specificità con cui nasce beFar al fine di perseguire un'innovazione sostenibile con strumenti compatibili alle finalità.
    13 ottobre 2011 - Redazione Rees Marche (beFair)
    Fonte: beFair.it - 03 ottobre 2011
    Buongiorno a tutti.
    È stato ed è ancora un periodo molto pieno per me e per il progetto beFair. Pieno di attività e di soddisfazioni, ma purtroppo l’aumentata operatività quotidiana mi ha reso difficile portare avanti il quadro generale. E questo non è bene. Ci sono stati pochissimi aggiornamenti su questo sito da quando Francesca si sta dedicando ad altro, e ho deciso di far sopravvivere beFair come progetto, non più come azienda, in attesa di riorganizzare un gruppo di lavoro che potesse  portare avanti i percorsi aperti in modo più strutturato ed efficace. E ovviamente pensando di riaprire. Citando una fra le tante belle frasi di Carlo Pentimalli direi: “if I say I will / I might even fall / but you can never tell” (se dico che voglio / potrei anche fallire / ma non potrai mai dirlo) – da Lime Tea Box – a Kiwi (the legendary green album).

    Dal 2009 mi sto addentrando nell’economia solidale, in REES Marche (Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche), sempre in maniera più intensa perché, frequentandola, in particolare alle riunioni del consiglio, ho riscontrato che i presupposti e le intenzioni di beFair sono simili a quelli di tante altre persone che operano in vari settori economici ed aree di interesse, spesso meno sviluppati del software libero, ma che hanno a denominatore comune, il confronto, l’attenzione e la sensibilità al rapporto e al rispetto delle persone, appunto la solidarietà. Ho riscoperto con grande piacere il significato di questa parola (anche se purtroppo ancora, dati gli impegni di cui sopra, non riesco a praticarla come vorrei).

    Apprezzo l’attività di REES Marche perché (cit Rino Gaetano – Io scriverò) nella vita non ho incontrato mai / veri mattatori e veri ombrellai / ma gente, capace di chiederti, solo “come stai?”. Infatti raramente ho incontrato persone determinate e tenaci nel portare avanti progetti ambiziosi. Persone che credono che un mondo migliore è possibile.Con questa associazione, e tutto l’ampio movimento dell’Economia Solidale, si sta mettendo realmente in discussione il sistema economico, interrogandosi su come cambiarlo dall’interno e aggregando, o mettendo in campo esperienze concrete come quelle dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), e, più recentemente, la sperimentazione dei Distretti di Economia Solidale (DES).

    Il Software Libero è un settore importante e strategico per l’economia etica e solidale, e di questo vi scriverò nei successivi articoli, sulla scia di una presentazione che andrò a fare a Civitanova per l’evento “Io scelgo, io cambio” dell’ 8 e 9 ottobre.È proprio per questo che il contesto dell’economia solidale dovrebbe essere uno dei contesti privilegiati in cui si fa promozione di questa tipologia di software allargando la platea a molti altri ascoltatori ignoranti (in senso buono) dell’informatica, ma sensibili ai valori di rispetto e libertà dei soggetti che utilizzano software e della conoscenza da esso trasmessa.

    Per tutti questi motivi BeFair supporta l’economia etica e solidale.

    Detto ciò vi lascio all’articolo “Che cos’è l’economia solidale” del 2006 scritto dall’amico-vate Loris Asoli.. Potete trovarne anche dei riassunti, ma ritengo che valga la pena di leggerlo per intero al link sotto.

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