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    Occupyamo Piazza Affari

    Il testo del Comitato promotore
    I loro affari non devono più
    decidere sulle nostre vite
    Contro le politiche antisociali del governo Monti e della Bce!
    27 marzo 2012 - Orlando Marchetti (Redazione Rees Marche)
    Fonte: manif31marzomilano - 22 marzo 2012

    Il testo del Comitato promotore

    I loro affari non devono più

     decidere sulle nostre vite

    Contro le politiche antisociali del governo Monti e della Bce!

    (Per sottoscrivere mail a: occupyamopiazzaffari@gmail.com
    specificando: Nome, Cognome, Città, Occupazione)

     

    Per una società fondata sui diritti civili e sociali, sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni!

    Misure “lacrime e sangue” sono la ricetta del governo delle banche e della finanza che, con il sostegno del centro-destra e del centro-sinistra, è ormai in carica da oltre tre mesi. Il massacro sociale del governo Monti dilagherà se verrà applicato il trattato europeo deciso dai governi Merkel, Sarkozy e Monti. Ora vogliono cambiare la Costituzione, senza consultare i cittadini e imponendo il pareggio di bilancio. Ora vogliono imporre un trattato, il fiscal compact, che impone la schiavitù del debito per vent’anni. Per vent’anni dovremo sacrificare i diritti sociali e quelli delle lavoratrici e dei lavoratori, per pagare il debito agli stessi affaristi e speculatori che l’hanno creato.

    Una crisi del sistema capitalista da cui le classi dominanti non riescono ad uscire. L’individuazione di “medici” come Monti in Italia o Papademos in Grecia, che in realtà non fanno che aggravare la malattia scaricando sui lavoratori e sulle classi popolari il peso della iniqua distribuzione del reddito con il conseguente peggioramento delle condizioni di vita e l’eliminazione di diritti conquistati con anni di lotte. Per questo diciamo NO alla precarietà e alla messa in discussione dell’articolo 18, alla distruzione dello stato sociale, dei diritti, della civiltà e della democrazia. Per questo diciamo NO alla distruzione dell’ambiente, alle grandi opere, alla Tav.

    Negazione della democrazia e repressione sono gli strumenti con cui le classi dominanti stanno cercando di fermare e dividere il movimento popolare che va opponendosi al dilagare della precarizzazione e della disoccupazione di massa: lo abbiamo visto in questi giorni in Val di Susa, ma anche contro molte lotte operaie e di resistenza sociale.

    Chiediamo ai giovani e alle donne, alle lavoratrici e ai lavoratori, 
    ai precari, ai pensionati e ai migranti, 
    ai movimenti civili sociali e ambientali, alle forze organizzate, 
    di organizzare insieme una risposta a tutto questo 
    con una grande manifestazione nazionale a Milano il prossimo 31 marzo!

    Unire le lotte per un'opposizione sociale e politica di massa, capace di incidere e contare, dal territorio, alla scuola e all’università, alle lotte per il lavoro: dalla Argol di Fiumicino alla Wagon-Lits di Milano, alla Alcoa di Portovesme, alla Fincantieri, alla Esselunga, alla Sicilia, alla Fiat e alle lotte dei migranti. Vogliamo manifestare assieme a tutti i popoli europei, schiacciati dalle politiche di austerità e dal liberismo, in particolare al popolo greco, sottomesso ad una tirannide finanziaria che sta distruggendo il paese.

    Vogliamo un diverso modello sociale ed economico in Italia e in Europa, fondato sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni, per riconvertire il sistema industriale con tecnologie e innovazione, per la pace e contro la guerra, per lo sviluppo della ricerca sostenendo scuola pubblica e università, per garantire il diritto a sanità, servizi sociali e reddito per tutti, lavoro dignitoso, libertà e democrazia.

    Il 31 marzo tutte e tutti in piazza a Milano

    ore 14.00 manifestazione nazionale dalla Bocconi a Piazza Affari

    Occupyamo Piazza Affari! 
    Costruiamo il nostro futuro!

    Appello “Occupyamo Piazza Affari”

    (Per sottoscrivere mail a: occupyamopiazzaffari@gmail.com
    specificando: Nome, Cognome, Città, Occupazione)

    Allegati

    • Occupyamo Piazza Affari (141 Kb - Formato pdf)

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