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    Beni comuni

    14 agosto 2006 - Alessandro Panaroni
    Fonte: Bollettino Res Marche N°1 Anno 2 - 04 aprile 2006

    I gruppi di acquisto solidale

    Un modo diverso di fare la spesa

    Da qualche anno a questa parte, sta crescendo sempre più una sensibilità sociale ed ecologica volta ad un ripensamento di alcune fattori del modello di sviluppo che dal dopoguerra ha governato le nostre scelte. Il succedersi di catastrofi ambientali, le distruzioni di ambienti incontaminati e pieni di bellezza, lo sfruttamento e la povertà crescenti, hanno portato il germogliare di atteggiamenti nuovi, orientati verso l' equità ed il rispetto della natura e dell'uomo. Una delle "armi" più efficaci a disposizione del "cittadino qualunque" è quella del consumo critico: è infatti la massa dei consumatori a direzionare la produzione delle grandi aziende; quando centinaia di migliaia di acquirenti in tutto il mondo si rifiutano di comprare un prodotto macchiato di crimini ambientali o sociali (boicottaggio), le imprese sono costrette a modificare la loro politica aziendale. (E' dimostrato che un calo di vendite di solo il 2% è sufficiente per attirare l'attenzione delle imprese) La "Guida al consumo critico" è lo strumento fondamentale per verificare il comportamento delle ditte, per lo più multinazionali, che dominano il mercato dei beni di consumo e dei servizi. La politica si fa in ogni momento della vita: nell'acquistare i beni di prima necessità, in banca, sul posto di lavoro, all'edicola, in cucina, nel tempo libero. Scegliendo cosa e quanto consumare, da chi comprare, come viaggiare, a chi affidare i nostri risparmi, rafforziamo un modello economico sostenibile o di saccheggio, sosteniamo imprese responsabili o no; sosteniamo una economia solidale e dei diritti o una economia di sopraffazione reciproca.

    Ognuno di noi può dare una mano a cambiare il mondo ….anche, semplicemente, partendo dal carrello della spesa! Infatti dietro a questo gesto quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria: inquinamento, spreco di risorse non rinnovabili, sfruttamento dei minori e dei lavoratori. La strada del consumo critico è comunque non facile e sempre in salita; può essere veramente difficile talvolta reperire della verdura biologica, dell'uvetta senza il film di vaselina di cui di solito è ricoperta, un pallone che non sia costato la "reclusione" di un piccolo lavoratore di otto anni… In più, ora che gli alimenti biologici stanno acquisendo una fetta di mercato consistente, ecco ancora spuntare le multinazionali che attraverso le loro controllate tentano di accaparrarsi anche la distribuzione del biologico (vedi il caso della KI passata sotto il controllo della Nestlè) In una situazione del genere una soluzione estremamente creativa è rappresentata dai Gruppi di acquisto solidali (GAS). I gruppi d'acquisto non sono una idea nuova e neanche recente: da centinaia d'anni esistono le cosiddette cooperative di consumo attraverso le quali è possibile comprare a prezzi più vantaggiosi; Il GAS nasce però con altre prospettive: prima di tutto, la connotazione etica differenzia il GAS dai tradizionali gruppi d'acquisto; inoltre, non meno importante, è l'aspetto della solidarietà, della relazione di aiuto che si instaura all'interno del gruppo. I GAS possono costituire dunque uno degli aspetti di un nuovo stile di vita fornendo una possibilità di impegno concreto per chiunque desideri cominciare a lavorare nella vita quotidiana per un nuovo modello di sviluppo costruito dal basso.

    • Cos'è un Gas?

      Quando un gruppo di persone si riunisce per riflettere sui propri consumi e per acquistare prodotti di uso comune utilizzando criteri di guida etici, dà vita ad un GAS. Le finalità di un GAS ruotano intorno alla necessità di procurarsi beni e servizi secondo una filosofia critica sia rispetto ai propri bisogni sia rispetto alle caratteristiche del prodotto utilizzato per soddisfarli, formulando un'etica del consumo critico che unisca le persone piuttosto che dividerle, che metta in comune tempo e risorse invece che separarli. Essere un GAS non significa solo risparmiare acquistando prodotti di qualità in grandi quantitativi, ma anche avere un punto di riferimento costante, tornare a tessere la trama di rapporti sociali e rompere l'isolamento che spesso viviamo nelle nostre scelte quotidiane. Inoltre la presenza di un GAS sul territorio favorisce anche i piccoli produttori e gli artigiani sui quali il GAS fa riferimento per i rifornimenti, creando un circolo virtuoso per l'economia locale, diminuendo la necessità di beni con un elevato zaino ecologico dovuto al trasporto e attenuando l'influenza dell'economia globalesulle scelte quotidiane. Infine in un GAS hanno grande valore i saperi e le abilità individuali che vengono valorizzate al massimo dal clima di scambio reciproco che si può creare fra i partecipanti; le riunioni periodiche del gruppo diventano quindi occasioni non solo per la ripartizione degli acquisti ma anche per far festa, per trovare chi può aiutarti a riparare lo scarico del lavandino rotto o chi può darti consigli su come cucinare una torta di mele in modo sano e naturale o qualcuno che abbia una bicicletta vecchia che non utilizza più.

    • Le Motivazioni

      Le motivazioni che costituiscono le finalità di un GAS possono essere razionalizzate in quattro filoni:

      1. Sviluppare e mettere in pratica il consumo critico, quindi acquistare prodotti etici e biologici realizzati in rispetto dell'uomo e dell'ambiente (vedi consumo critico).

      2. Sviluppare e creare solidarietà e consapevolezza, solidarietà che si estende a partire dai membri del gruppo, ai piccoli produttori che altrimenti verrebbero schiacciati dal mercato, fino a raggiungere tutti coloro che subiscono pesantemente le conseguenze di questo iniquo modello di sviluppo; consapevolezza, che nascendo dalla necessità dei membri di formazione reciproca può propagarsi all'esterno attraverso la proposta di un modello di vita diverso, in grado di limitare il senso di frustrazione ed impotenza che spesso ci coglie di fronte ai problemi del mondo.

      3. Socializzare , vale a dire restituire il giusto valore ai momenti di condivisione e scambio, di relazione interpersonale come occasioni indispensabili per una esistenza equilibrata; incontrarsi periodicamente per confrontare idee, analizzare nuovi prodotti, scambiarsi esperienze e ovviamente condividere i momenti conviviali della cena a base di alimenti sani fornisce un importante appoggio psicologico contro la frustrazione e l' isolamento di cui sopra; inoltre, la necessità di conoscere a fondo "la storia" del prodotto che utilizziamo o mangiamo (non più un cibo anonimo ), porta i membri a visitare i produttori che sentono così valorizzato il loro lavoro ed escono in parte dall'isolamento a cui spesso sono costretti.

      4. L' unione fa la forza , ovvero:

        • poter comprare direttamente dai produttori (possibilmente locali) ed eventualmente richiedere la produzione di beni con certe caratteristiche;

        • poter rendere possibile l'uso collettivo di alcuni oggetti;

        • poter acquistare a prezzi minori prodotti etici e biologici;

        • poter ridurre i tempi per la spesa sfruttando i vantaggi organizzativi.

    • Organizzazione

      Il funzionamento di base di un GAS è abbastanza semplice: i partecipanti al gruppo cercano insieme in zona dei piccoli produttori rispettosi dell'uomo e dell'ambiente e definiscono una lista di prodotti su cui intendono effettuare gli acquisti collettivi; in base a questa le diverse famiglie o individui, compilano un ordine, che viene raccolto e insieme agli altri forma l'ordine di gruppo che viene trasmesso ai singoli produttori. Quando arriva la merce, questa viene suddivisa ed ognuno paga per la sua parte. Poi è possibile scegliere se darsi una struttura ufficiale e trasformarsi in una associazione oppure appoggiarsi a strutture esistenti (MAG, botteghe del mondo…) Da qualche anno si è costituita, a livello nazionale, la rete dei GAS che pur preservando la totale autonomia dei singoli gruppi facilita lo scambio di informazioni, la definizione di criteri omogenei per la scelta dei prodotti e inoltre costituisce una base esperienziale per i "nuovi nati" fornendo aiuti per quanto riguarda l'organizzazione e il reperimento di alcuni prodotti.

    • Le Prospettive:

      Quali sviluppi futuri attendono dunque i Gruppi di Acquisto? La sfida sarà sicuramente quella di una grande crescita quantitativa: una rete fittissima di piccoli gruppi che copra il territorio nazionale ed oltre, gruppi piccoli, partecipativi e democratici in grado prendersi cura del loro territorio con amore e di garantire la stessa cura nei rapporti sociali sia fuori che dentro il gruppo. Sarà in questo modo che la nostra terra potrà rifiorire spazzando via la monocoltura e soprattutto la monocultura? Se volessi approfondire l'argomento dei GAS potresti consultare il sito www.retegas.org. Qualora fossi interessato a sperimentare, fare alcuni acquisti collettivi, una festa qua e la, confrontarti o semplicemente chiacchierare con qualcuno (ovvero fare parte di un GAS) o costituire un nuovo GAS… bene! Puoi scrivere una mail a Alessandro Panaroni: saltafossi@livecom.it oppure ad uno dei seguenti referenti di GAS della nostra regione.

    Referenti dei Gruppi di Acquisto Solidale delle Marche

    Nome

    Città

    Referente

    Telefono

    E-Mail

    Web

    Ancona

    Bianca Ternullo

    0712072450
    3495005332

    b.ternullo@libero.it

    Ascoli

    Maurizio Spinelli
    Annibale Marini

    3351262445

    ascoli@csv.marche.it
    nino.m68@virgilio.it

    Fano

    Davide Guidi

    0721808955

    guididav@tin.it

    Barbudos

    Jesi 1

    Sergio Ruggeri

    073157213 - 339 3243646

    sergrugg@tin.it
    puntorossojesi@tin.it

    Jesi 2

    Emanuela Lampacrescia
    Stefano D'Incecco

    07314351

    stefano.dincecco@libero.it
    emanuelalampacrescia@libero.it

    Macerata

    Donatella Fuselli

    3335346968

    fuselli.donatella@libero.it

    Macerata

    Gigliola Pallari

    ligigola@yahoo.it

    Val Misa - Nevola

    Claudio Brocanelli

    elclab@libero.it

    Osimo

    Manrico Marzocchini
    Leonella Ciarrocca

    manrico.m@tiscali.it
    leonella.ciarrocca@virgilio.it

    Pergola

    Daniele Ferretti

    gasvalcesano@libero.it

    Pesaro 1

    La Glupa

    Pesaro 2

    Alessandro Panaroni

    0721286620

    saltafossi@live.it

    Gassosa

    Recanati
    Loreto
    P.Recanati

    Rossella Marinucci
    Vittoria Capone

    marinucci.rossella@virgilio.it
    capovitt@libero.it

    www.gasrecanati.org

    Senigallia

    Luciano Principi

    0716609201

    luciano.principi@virgilio.it

    Tolentino

    Manuel Rossi

    0733968269
    3287148656

    manuel@lillinet.org

    Urbino

    Francesco Serafini

    3475644287

    millo_76@hotmail.com

    Alto Montefeltro

    Alberto Olivucci

    biodiversita@biodiversita.info

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