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REES Marche

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    Beni comuni

    24 giugno 2007 - Katya Mastantuono

    Atti del II Forum della REES Marche
    Rete dell’Economia Equa e Solidale

    Domenica 13 maggio ore 9,30 Sala B
    Fiera della Pesca di ANCONA

    • Paolo Chiavaroli
    Introduzione del Presidente dell’Associazione Rete di Economia Equa e Solidale MARCHE

    Presentazione della Rete Equa e Solidale : relazione dell’Associazione (documento a parte)

    RELATORI INTERVENUTI

    • Daniela Montali Sindaco di CHIARAVALLE
    Intervento: Esperienza dell’Amministrazione comunale nel progetto A9.

    Il progetto nasce dalla volontà di affrontare il problema della distanza tra i cittadini e amministrazione locale: attraverso un questionario e le risorse del settore informatico del comune si è iniziato a capire che occorreva intervenire sull’accesso alla tecnologia per non rischiare di marginalizzare, con l’ampliarsi del digital divide, i cittadini di un piccolo comune come quello di Chiaravalle.
    Attraverso questa scommessa e con un forte obiettivo, come quello di voler garantire la connettività per tutti, a 9 euro, con ADSL garantita, come strumento di equità e giustizia sociale (la tecnologia a servizio di TUTTI i cittadini del comune di Chiaravalle), è iniziata questa avventura che ha reso il progetto A9 ormai di grande interesse in molti comuni. Da 5 comuni soci, primo fra tutti MONSANO, oggi abbiamo 74 comuni aderenti e ben 5 comuni replicatori dell’esperienza nella Vallesina. I cittadini rispondono e si accorgono che questa amministrazione sta cambiando qualcosa nella città e non si limita e ripercorrere e garantire il vecchio.
    L’amministrazione si è dotata di una struttura societaria, giuridicamente una Srl, ma ad intero capitale pubblico, che si preoccupa di seguire i progetti.
    Ricordo anche il Progetto A9 city per la bioedilizia: la pubblica amministrazione diventa il faro di una cordata di imprese edili locali che attirano anche grandi partners internazionali facendo impresa anche tra aziende in concorrenza sullo stesso settore, con l’obiettivo di fornire abitazioni con cablaggio completo per servizi on line on demande. Molta attenzione è stata posta sull’equità dei costi.
    Un altro settore di intervento dell’amministrazione è la tutela della sicurezza (attraverso un’altro progetto basato su sistemi di amplificatori di segnali forniti da telecamere installate su numerosi strumenti presenti nel territorio per individuare l’emergenza e seguirne l’evoluzione con trasmissione ad una centrale operativa).
    Sperando che tali esperienze possano convergere in un nuovo modo di governare e di sentire il diritto di cittadinanza, i comuni aderenti si propongono di sperimentare nuove strade e nuove esperienze sapendo ascoltare, interpretare i nuovi bisogni e soprattutto abbattere le barriere che costringerebbero i comuni minori e rurali ad un isolamento crescente rispetto ad una evoluzione la cui velocità si stenta a valutare.

    • Gianluca Fioretti Sindaco di MONSANO
    Intervento: Esperienza nelle scelte a tutela dell’ambiente
    L’attenzione alla tematica ambientale è partita circa 20-25 anni fa in seguito ad un inquinamento da cromo esavalente, cercando di far crescere nei cittadini la consapevolezza che esistono modelli produttivi alternativi e cercando di fare di Monsano un laboratorio di pratiche alternative.
    1. RACCOLTA RIFIUTI PORTA A PORTA “SPINTO” da due mesi operativo
    Ha permesso di ridurre a solo il 28% l’ammontare di rifiuti da portare in discarica rispetto all’80% dello scorso anno
    2. ALIMENTAZIONE BIODISIEL dei mezzi pubblici
    3. Promozione di Gruppi di acquisto solidale (nascita dell’associazione “Monsano informa”
    4. Istallazione e vendita di pannelli solari
    5 Il Comune ha deciso di intraprendere la faticosa strada della Certificazione ambientale EMAS (regolamento europeo), molto rigida e rigorosa, che costringerà ad un controllo del territorio completo. Questa scelta difficile e costosa, che renderà necessaria una completa riorganizzazione spingerà a fare controlli e attuare misure e linee attuative assolutamente coraggiose e sicuramente alternative e distanti da quelle amministrazioni che mirano a mantenere e a conservare il sistema per non trovare sgradevoli sorprese nel momento delle elezioni. Solo 13 comuni in Italia hanno per ora intrapreso questo strada.
    6 Festa annuale del “Buon senso”
    Altre attività: fra le prime adesioni al progetto A9 di Chiaravalle.
    Cofondatore della Associazione nazionale dei Comuni virtuosi, che è un serbatoio di buone pratiche

    • Sergio Sinigaglia CANTIERE AltreMarche
    Intervento: Progetto CANTIERE AltreMarche creare un soggetto di rete per intraprendere il cammino comune verso un nuovo modello di sviluppo marchigiano (documento a parte)

    • Luciano Saraceni Federazione Marchigiana Credito Cooperativo
    Intervento: esperienza e impegno della Federazione in Equador,
    In questo paese l’80% della popolazione vive con 2 dollari al mese, il 65% è denutrita, a fronte di 15% del PIL che va in armamenti.
    La federazione delle banche appoggia Giuseppe Tanello, che ha sposato il problema e si è trasferito sul posto.
    Esperienze di Microcredito
    Si è formata una cooperativa di credito (Codes Arroio), che a sua volta associa 800 cooperative (sono delle specie di casse rurali).
    Ciascuna BCC adotta una cassa rurale locale e l’aiuta a crescere.
    Si insegna a coltivare ad allevare galline, maiali, ecc., concedendo il microcredito per iniziare l’attività. L’insolvenza è al di sotto del 3%.
    Progetto Rimesse emigrati (circa 2 miliardi di dollari dato ufficiale, ma si hanno molte transazioni fuori dati quindi si stima quasi il doppio. Dall’Italia circa 78 milioni di dollari, 2,5% delle rimesse) da canalizzare verso il microcredito.

    • Angelo Antognoni Coordinatore Soci BANCA POPOLARE ETICA Marche
    Intervento: la presenza delle MARCHE (documento a parte)

    • Franco Patrignani Organizzazione sindacale CISL segreteria regionale Intervento: relazioni tra il sostegno ai lavoratori europei e il terzo mondo
    C’è un problema di coerenza fra strategia sindacale in Europa e strategia internazionale. Non c’è per ora una risposta completa.
    Essendo stato impegnato anche nel campo della cooperazione sociale potrei dire molte cose ma mi limiterò ad indicare attraverso quali strumenti il sindacato oggi lavora nell’economia solidale.
    Le politiche del lavoro e la lotta alla precarizzazione e ai contratti atipici va in questa direzione. Garantire le condizioni di lavoro dei nostri lavoratori è importante poiché è anche incentivante nei confronti delle rivendicazioni dei lavoratori degli altri paesi.
    Il sindacato italiano o meglio quello europeo non può e non deve essere complice dell’attuale classe dirigente e deve invece attivare importanti raccordi con le organizzazioni sindacali del sud del mondo poiché non si può più NON ragionare in termini globali. Non si può rischiare di fare lotte su rivendicazioni salariali che comportano la riduzione dei salari nel sud del mondo. E’ quindi importante che le piattaforme siano ripensate anche in questo senso, occorre essere più acuti e non limitarsi ad ottenere una ripartizione dei profitti solo nei mercati occidentali.
    Per lavorare in questo senso ci siamo dotati di importanti strumenti di ricerca come l’
    ISCOS Istituto Sindacale Organizzazione e Sviluppo che cerca anche di favorire la difesa dei sindacati all’estero.
    Esperti che portano avanti le istanze di corresponsabilità nella gestione di impresa dei lavoratori (cogestione). Non è giusto che chi lavora stia fuori del tutto dalla responsabilità per l’azienda. Non ci sarà mai democrazia compiuta senza democrazia economica.
    In Germania, per esempi, ci sono i comitati di gestione in cui sono presenti rappresentanti (non sindacali) dei lavoratori.
    L’utilizzo degli ex-lavoratori ANTEAS gruppo di individui TERZA ETA’ ATTIVA
    Centrale sindacale internazionale GLOBALE, di tutti i sindacati (CII).
    ANOLF Ass. Naz.le Oltre Le Frontiere – per lavoratori immigrati per garantire il diritto di cittadinanza

    • Emilio LANDI Copagri - Organizzazione professionale agricola
    Intervento: presentazione del Condominio rurale
    Copagri è una delle organizzazioni di categoria dell’agricoltura italiana.
    La globalizzazione ha messo alle corde le imprese agricole. Occorre tornare al consumo dei prodotti locali. Ora c’è una pazzia di movimenti di merci da e per tutto il mondo.
    Viene presentato un interessante progetto mirante al recupero delle aree agricole altrimenti abbandonate dai coltivatori e del lavoro agricolo.
    Continua l’incessante migrazione verso le aree urbane e la costa a spesa dei territori tradizionalmente votati all’agricoltura. La proposta nasce quindi dalla volontà di avvicinare le famiglie cittadine all’esperienza rurale passando dalla mentalità del prodotto da acquistare alla cogestione dell’impresa agricola.
    La proposta si basa sulla possibilità di affittare (o vendere porzioni dei fabbricati agricoli a famiglie cittadine che beneficerebbero della salubrità dell’aria e della genuinità dei cibi prodotti trovandosi anche coinvolti nella conduzione del lavoro agricolo. La comunità atipica che si formerebbe garantirebbe un nuova vitalità all’esperienza del coltivatore e una nuova cultura del lavoro in agricoltura da parte dei “nuovi condomini”. Stiamo cercando il sito adatto per iniziare questa sperimentazione.
    Il nostro attuale obiettivo è quello di superare l’isolamento dell’agricoltura e stiamo lavorando per diffondere la cultura della qualità basata sulla corretta informazione sui prodotti e processi agricoli tradizionali.
    Cultura e qualità vanno diffuse poiché non possono competere contro la pubblicità dei Mass media. Mettere la forza della qualità contro la forza della pubblicità e delle abitudini. Occorre quindi aumentare la consapevolezza del consumatore, coinvolgere i cittadini nella gestione del territorio e eliminare la distanza fra produttore e consumatore.
    Personalmente sono stato tra i promotori dell’allargamento del tavolo verde anche a soggetti non agricoli per accrescere la conoscenza intorno al nostro agire e combattere l’isolamento. Agricoltura insieme ai consumatori. Cogestione dell’azienda agricola fra contadino e consumatori.
    (vedi anche documento a parte sui condomini rurali)

    • Alessandro Fedeli AVM Marche
    Intervento: Associazione Volontariato Marchigiano

    Piuttosto che parlare della tradizionale differenza tra settore Profit e NoProfit si inizia ad avere l’esigenza di discriminare e tenere a bada l’economia NON etica e NON solidale rispetto a quella che invece tenta di intravedere percorsi alternativi all’attuale tessuto economico ed imprenditoriale.
    Uno dei progetti del Centro Servizi è un Progetto che tenta di avvicinare il mondo del volontariato con quello delle imprese.
    Si è iniziato con Aziende che finanziano il volontariato.
    Altre Aziende che mettono a disposizione competenze per servizi alle associazioni
    Alcune che percorrono invece la difficile strada del riconoscimento di 2 giorni al mese di congedo ai dipendenti impegnati in servizi di volontariato.
    Riteniamo i risultati incoraggianti e tenteremo di sottoporre la proposta ad un numero sempre crescente di imprese, basandosi non solo sulla disponibilità di imprenditori particolarmente sensibili alla problematica, ma lavorando anche sull’opportunità di un’impresa ad investire sul senso di soddisfazione dei dipendenti, sulla direzione della responsabilità sociale di impresa e sulla produzione del bilancio sociale.
    Si tenta anche di trovare una incrocio tra offerta di beni non alimentari usati, da parte delle imprese/amministrazioni, e le richieste di quei beni da parte delle associazioni

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