barralunga

REES Marche

RSS logo

Calendario

    Beni comuni

    4 settembre 2006 - Michele Altomeni
    Fonte: Bollettino Res Marche N°4 Anno 1 - 04 luglio 2005

    Risparmio energetico ed energie alternative

    Energie Alternative (Parte Terza)

    Torniamo ad occuparci di energia e continuiamo a raccontare quali “comportamenti solidali” ognuno di noi può compiere senza particolare impegno per ridurre il proprio impatto sull’ambiente e la società.

    • Illuminazione

      In Italia si consumano ogni anno 7 miliardi di Kwh per l'illuminazione domestica che rappresentano il 13,5% del consumo elettrico nel settore residenziale. Per produrre questa elettricità si emettono in atmosfera 5.600 milioni di tonnellate di CO2. Una famiglia media consuma circa 65-70 Kwh a bimestre per l'illuminazione, l'8-10% della bolletta. Per migliorare l'illuminazione si può partire dalla disposizione dei mobili e dalla destinazione dei locali. Più le pareti sono chiare più riflettono la luce. Altra regola generale è che è meglio avere più fonti di luce localizzate piuttosto che grossi lampadari centrali. Un risparmio energetico ed economico considerevole si può ottenere semplicemente cambiando le lampadine. Questo tipo di intervento potrebbe produrre in Italia un risparmio di circa 5 miliardi di Kwh, cioè il 20% dei consumi per illuminazione. Per scegliere la lampadina non ci si può limitare a considerare il costo, questo va messo in rapporto con l’efficienza energetica, la durata e la qualità della luce. Sulla base di queste valutazioni le lampadine migliori sono quelle fluorescenti: producono una qualità di luce equivalente a quella di una lampada ad incandescenza, hanno un costo più elevato, ma una durata circa dieci volte superiore ed un'alta efficienza energetica che consente di ammortizzarne il costo dopo circa 1000 ore d'uso (meno di un anno). Si vendono sia in versione tubolare che compatta. La loro durata si riduce se vengono spente e accese di frequente (sopra le 10 volte al giorno), quindi il loro uso è sconsigliato in locali usati per breve tempo (bagno, sgabuzzini...). Consentono di ridurre i consumi energetici di circa il 70%. Ad esempio, una di queste lampade a 20Watt produce la stessa quantità di luce di una lampada ad incandescenza da 100 watt. La durata è di circa 10000 ore

    • Elettrodomestici

      Le famiglie italiane consumano con gli elettrodomestici oltre 16 miliardi di kwh emettendo 18,5 milioni di tonnellate di CO2. Alcuni elettrodomestici sono davvero inutili, si comprano e si utilizzano 3 o 4 volte all'anno per fare un lavoro che manualmente richiederebbe pochi minuti in più. Altre volte si comprano elettrodomestici sovradimensionati rispetto alle proprie esigenze: frigoriferi più grandi del necessario, apparecchi con funzioni che non useremo mai... I produttori, da parte loro, mettono in commercio apparecchi sempre meno “durevoli” e difficilmente riparabili. Quando si sceglie un elettrodomestico è meglio prendersi un po' di tempo, documentarsi, magari spendere un po' di più e portare a casa un bene che ci soddisferà nel tempo facendoci risparmiare sul lungo periodo. Diversi elettrodomestici sono dotati di “etichetta energetica” che li classifica in base ai consumi. Quelli di classe A sono i più efficienti.

      Elettrodomestici

      Consumo medio annuo (Kwh)

      Lavastoviglie

      1500

      Scaldabagno

      1100

      Lavatrice

      560

      Congelatore

      550

      Lampadine a incandescenza

      450

      Televisore

      300

      Frigorifero

      280

      Nella scelta teniamo anche presente che un elettrodomestico proveniente da paesi di nuova industrializzazione (sud est asiatico, Europa dell'est...) ha buone probabilità di essere stato prodotto attraverso lo sfruttamento della manodopera.

      • Frigorifero

        Il frigorifero, per evitare sprechi, va scelto della dimensione giusta. Di norma le proporzioni sono 100-150 litri per 1 persona, 220-280 litri per 2-4 persone, 300 litri per 4 o più persone. Poi va fatta attenzione al tipo di gas usato come refrigerante. I CFC, dannosi per l'ozono, sono stati vietati dalla legge, ma spesso sono sostituiti dagli HCFC, anche questi dannosi per l'ozono, oppure dagli HCF che provocano l'effetto serra. Alcune marche hanno iniziato a produrre frigoriferi che sostituiscono questi tre gas dannosi con idrocarburi innocui come propano e butano. Proprio per i gas che contengono e che potrebbero essere dispersi nell’ambente, i frigoriferi da buttare vanno consegnati in raccoglitori appositi. Con alcuni accorgimenti si può migliorare l’efficienza del frigorifero: va collocato ad almeno 10 cm dal muro, per evitare il surriscaldamento, in una zona fresca della cucina, lontano da fornelli, termosifoni e finestre. Il termostato va regolato su posizioni intermedie, così che la temperatura stia tra 0 e 5 gradi. Il cibo va tenuto lontano dalle pareti interne del frigo, evitando di introdurre cibi ancora caldi. Lo sportello va tenuto aperto il meno possibile. E’ utile anche controllare lo stato delle guarnizioni dello sportello, pulire il condensatore e la serpentina sul retro e rimuovere periodicamente il ghiaccio.

      • Lavatrice

        La lavatrice è responsabile di circa un quarto del consumo elettrico domestico. Si possono ridurre i consumi allacciandola all'impianto dell'acqua calda dato che scaldare acqua con gas o gasolio è più economico ed ecologico che farlo con l'elettricità. Un decalcificatore magnetico all’ingresso dell’acqua scioglie il calcare permettendo di lavare a temperature più basse e di ridurre il consumo di detersivo. Temperature troppo alte consumano più elettricità, più acqua e più detersivo oltre a logorare i tessuti. La lavatrice va usata solo a pieno carico o selezionando il programma per il mezzo carico. La soluzione ideale sarebbe realizzare lavanderie comunitarie: nei paesi scandinavi tutti i palazzi ne sono dotati. Alcune grandi lavatrici sono più efficienti ed hanno costi di gestione più bassi rispetto a molte lavatrici piccole.

      • Lavastoviglie

        Una lavastoviglie, in un ciclo di lavaggio a 65°, consuma in media 1,5 – 2kwh e 20-30g di detersivo. Sarebbe bene interrogarsi sull'effettiva necessità di questo apparecchio. Anche qui le regole sono allacciarla all'impianto dell'acqua calda e usarla a pieno carico.

      • Forno

        Piastre e forni elettrici sarebbero da evitare perché molto meno efficienti di quelli a gas. E bene usare tegami più larghi degli anelli di cottura per limitare la dispersione di calore. L'uso del coperchio permette di risparmiare energia e tanto più la pentola a pressione che riduce i tempi di cottura conservando anche la maggior parte delle sostanze nutritive. I forni a microonde, oltre a divorare elettricità, sono conseguenza di uno stile di vita frettoloso, spesso usati per cibi precotti, con una grave perdita di qualità dell'alimentazione.

      • Gli “inutensili”

        La friggitrice è un tipico elettrodomestico che resta inutilizzato per lungo tempo perché dopo il primo uso ci si rende conto che il tempo e la fatica necessari a usarla, lavarla e riporla rende molto più efficiente l'uso della vecchia padella. Il consiglio migliore che si possa dare in merito è di non comprarla. Accanto alla friggitrice, nel mobile degli elettrodomestici superflui, sonnecchiano vari altri aggeggi come frullatori, gelatiere, vaporiere, coltelli e affettatrici elettrici e altro ancora.

      • Stop allo Stand By

        Certi elettrodomestici consumano energia anche da spenti, con la funzione “stand by”[1]. Ad esempio TV, videoregistratore, radio, segreterie telefoniche. Negli Stati Uniti uno studio ha dimostrato che in media gli elettrodomestici “spenti” consumano 450 Kwh all'anno per casa. Questo spreco si può evitare spegnendo l'elettrodomestico completamente anziché con lo “stand by”, oppure staccando la spina. Un lettore di CD consuma 15 watt in funzione e 11 in stand-by; un'antenna satellitare 22 watt quando si guarda la tv e 14 con il sistema a riposo

    • Energie Alternative

      Nello scorso numero abbiamo iniziato a parlare di energie alternative presentando i pannelli solari termici. L’apporto delle fonti alternative in Italia resta una frazione insignificante, mentre a livello globale comincia a muoversi qualcosa: la produzione mondiale di energia alternativa è cresciuta del 16,4%; il comparto eolico fattura 5 miliardi di dollari e cresce al ritmo del 40% annuo; la superficie di pannelli solari è più che decuplicata in dieci anni.

      • Energia solare fotovoltaica

        L’energia solare fotovoltaica è energia elettrica prodotta attraverso pannelli che convertono l’energia solare. Questa tecnologia è vantaggiosa per zone isolate o per l'illuminazione stradale. Per gli altri usi ha bisogno di essere ancora perfezionata, ma i costi sul mercato negli ultimi anni sono notevolmente scesi. Nelle condizioni di soleggiamento del centro-sud Italia un pannello di un metro quadro può produrre oltre 180 kwh all'anno, cioè il consumo mensile di una famiglia di due o tre persone. Attualmente il costo di un impianto fotovoltaico è tra i 5000 e i 7000 euro per KW. Si prevede che il costo dell’energia fotovoltaica possa diventare competitivo entro il 2010. Nel frattempo è possibile accedere a finanziamenti pubblici per abbattere i costi. Nel 2002 la potenza totale installata era di circa 1.620 MW (540 MW aggiuntivi rispetto al 2001), contro i poco più di 100 MW del 1992. Dal 1990 al 1996 il tasso annuo di crescita della capacità installata a livello mondiale è stato in media del 20% e negli anni successivi ha raggiunto incrementi del 35%. Oltre il 60% delle nuove installazioni si sono registrate in Giappone e Germania che attualmente coprono oltre il 50% del mercato mondiale.

      • Energia Eolica

        Il mulino a vento è usato sin dall'antichità per produrre energia meccanica. All'inizio di questo secolo in Danimarca è stata applicata una dinamo ad un mulino ottenendo elettricità. Oggi la Danimarca soddisfa il 10% delle sue esigenze energetiche con questo sistema ed in generale l’energia eolica è la sorgente energetica con il maggior tasso di crescita a livello mondiale ed è del tutto competitiva con le fonti fossili tradizionali. Ci sono circa 55.000 turbine installate nel mondo. L’industria eolica impiega circa 70.000 persone, ha un bilancio di oltre 5 miliardi di dollari e cresce con un tasso annuo di circa il 40%. Oltre 40 milioni di persone vedono i propri fabbisogni di energia elettrica soddisfatti da questa fonte. Potenzialmente potrebbe coprire l’intero fabbisogno di elettricità dell’Europa. Gli impianti, pur avendo un impatto di gran lunga inferiori a quelli delle centrali a combustibile, presentano un non trascurabile impatto sull’avifauna ed un impatto paesaggistico che può mal conciliarsi con alcuni scenari della nostra penisola, oltre ad un impatto diretto sul suolo, limitato all’ancoraggio delle torri e alle strutture di servizio (cabine, strade, elettrodotti).

      • Biomasse

        Per biomassa si intende qualunque combustibile che ha provenienza organica (escluso petrolio e derivati), che sia solido, liquido o gassoso. Tipico è il legno, che ha riscaldato le nostre case fino a pochi decenni fa. E' una risorsa rinnovabile e rispettosa dell'ambente se risponde ad alcuni criteri base: proviene da boschi cedui a taglio controllato, non troppo lontano dall'impiego: è fondamentale che le biomasse bruciate siano rimpiazzate da nuovi alberi. In Svezia e Norvegia si piantano 100 alberi ogni albero tagliato, perché si tiene conto anche dei tempi di crescita, quindi, per rimpiazzare un albero adulto servono almeno 100 piantine. A livello europeo si stima un potenziale capace di coprire il 20% del fabbisogno energetico. Una stufa a legna può contemporaneamente soddisfare le esigenze di riscaldamento, di produzione di acqua calda e da piano di cottura. Con un sistema ad acqua può riscaldare anche altre stanze. Un impianto di questo tipo potrebbe essere accoppiato ad uno comune a gas, così da avere anche acqua calda istantanea e nelle stagioni in cui la stufa è spenta. Il consumo di una stufa è circa 2,5 kg di legna all'ora.


    [1]L'elettrodomestico rimane in uno stato di “semiaccensione”, segnalato in genere da una spia luminosa. Ad esempio la TV spenta col telecomando anziché dall'interruttore sull'apparecchio.

    Sito realizzato con PhPeace 2.6.32

    PhPeace è software libero, e ognuno è libero di ridistribuirlo secondo le condizioni dellaLicenza GNU GPL

    A meno di avvisi di particolari (articoli con diritti riservati) il materiale presente in questo sito può essere copiato e ridistribuito, purchè vengano citate le fonti e gli autori. Non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale pubblicato.

    validateXHTMLcclvalidateCSS

    Segnala eventuali errori al WebMaster | RSS logo