Lettera di Richard Stallman ai Parlamentari Italiani del 18.05.2005
Richard Stallman di recente si è impegnato a sollecitare i Parlamenti europei cercando di sensibilizzare verso i rischi derivanti da una gestione brevettata del software rischiando difatto il monopolio assoluto delle tecniche di sviluppo. Si riporta a titolo informativo e documentativo la Lettera che lo stesso R. Stallman scrive ai Parlamentari Italiani in data 18 maggio 2005.
Cari membri del Parlamento italiano,
Gli sviluppatori e gli utilizzatori di software in Europa si troveranno di
fronte ad un grande pericolo se l’Unione Europea permetterà di brevettare le
tecniche di software: il pericolo di essere incriminati per le idee contenute
nei software che essi sviluppano e usano.
A differenza del copyright, che protegge la descrizione dell’intero programma ma
non le singole idee che lo compongono, la brevettabilità del software
consentirebbe un monopolio sull’uso di tecniche generiche. Un programma
complesso è la combinazione di migliaia di queste tecniche. Se un paese
permette la brevettabilità di ognuna di queste tecniche, un programma complesso
può infrangere centinaia di brevetti in un colpo solo.
(secondo uno studio svolto lo scorso anno il Kernel di Linux, la parte centrale del
programma linux, usato per il sistema operativo GNU, infrangerebbe 283 brevetti USA).
Come sono queste tecniche? Consideriamo la “progress bar”, la barra progressiva
che gradualmente passa dallo 0% al 100% mostrando sullo schermo la realizzazione
di una operazione, come l’apertura di una pagina web o lo scaricamento di un
documento. Questa tecnica è una piccola parte contenuta in migliaia di
programmi software che svolgono differenti funzioni. Persino questa tecnica è
stata brevettata all’Ufficio Europeo dei Brevetti, insieme ad altre 50.000, a
dispetto dello stesso trattato costitutivo dell’Ufficio Europeo dei Brevetti.
Se la Direttiva del Unione Europea desse un valore legale a questi brevetti, gli
sviluppatori e gli utilizzatori di migliaia di programmi rischierebbero la
minaccia di incriminazioni.
Un programma è come un romanzo: una raccolta di dettagli che insieme sviluppano
molte idee. Immaginate cosa accadrebbe se ogni idea letteraria venisse
brevettata, per esempio “una scena d’amore con una donna sul balcone” o
“gli occhi blu di una persona che assomigliano al mare”. Chiunque scrive un
romanzo potrebbe violare diverse centinaia di brevetti; se uno scrittore
scrivesse con la preoccupazione di essere incriminato difficilmente scriverebbe
un buon romanzo. Non è questo il modo di promuovere la scrittura né dei
romanzi, e neanche dei programmi software.
Le pressioni per la brevettabilità del software provengono principalmente dalle
multinazionali dell’informatica. Esse vogliono la brevettabilità del software
perché ognuna ne detiene migliaia negli USA e li vuole importare in Europa. Se
l’Europa permetterà la brevettabilità del software le multinazionali (molte
non europee) avranno uno strumento di controllo sull’uso del software in
Europa.
Molti legislatori non hanno mai avuto a che fare con lo sviluppo di software, così
possono credere ai miti relativi all’efficacia dei brevetti sul software. Per
esempio il mito sulla protezione brevettuale dell’intero disegno di un
prodotto, se si dice che un programmatore può ottenere un brevetto per
“proteggere il suo programma” questo potrebbe avvalorare questo mito.
Poi c’è il mito che vuole che i brevetti possano “proteggere” i “piccoli
inventori” dalla competizione delle multinazionali. Se questo fosse vero le
multinazionali non sarebbero favorevoli alla brevettabilità del software. Ogni
multinazionale usa le sue migliaia di brevetti per mettere ognuno nelle
condizioni dello scambio le licenze. Così facendo il programma innovativo di un
piccolo inventore combinerebbe le sue poche nuove idee brevettate con le
centinaia (o migliaia) di idee ben conosciute, alcune brevettate da IBM, alcune
brevettate da Microsoft, ecc. Poi loro si comporteranno con lui come se la
questione dei brevetti non ci fosse. C’è quindi il mito del vantaggio che le
compagnie americane avrebbero proprio perché gli USA riconoscono la
brevettabilità del software mentre l’Europa no. Se questo fosse vero, le
compagnie statunitensi ed il governo degli Stati Uniti non presserebbero
l’Europa per consentire la brevettabilità del software.
Al contrario l’Europa ora ha un vantaggio.
I brevetti degli Stati Uniti riguardano soltanto ciò che è fatto negli Stati
Uniti, ma ognuno può avere un brevetto statunitense. Le compagnie europee
possono avere brevetti statunitensi e attaccare gli sviluppatori americani. Ma
attualmente gli Americani non possono avere brevetti software Europei e quindi attaccare
gli Europei.
Fino a che l’Europa rifiuterà di brevettare il software, l’Europa avrà questo
vantaggio,
Se l’Europa mantiene il suo vantaggio, con il rifiuto di brevettare software,
finalmente il mio paese può trovare necessario competere cambiando la sua
insensata politica. Per favore aiutate gli Stati Uniti a salvarsi dai brevetti
sul software, salvando innanzitutto voi stessi.
Con franchezza,Richard Stallman
Presidente della Free Software Foundation
Membro della MacArthur Foundation
La lettera di Richard Stallman in versione originale:
Dear Member of the Italian Parliament
Software developers and users in Europe face the danger if the EU allows software techniques to be patented: danger of being sued for the ideas includedin the software they develope or use.Unlike a copyright, which covers the details of an entire program but not the ideas, a software patent is a state-imposed monopoly on use of a general technique. A complex programs combines thousands of such techniques. In a country that allows each of these techniques to be patented, a complex program can infringe hundreds of patents at once. (Linux, the kernel used with the GNU operating system, infringes 283 different US patents according to a study madelast year.)
What are these techniques like? Consider the "progress bar", which fills up gradually from 0% to 100% to show a program's progress in doing a certain task. This technique is a small part of thousands of programs that do many different jobs. It is also patented, according to the European Patent Office--one of the 50,000 software patents that it has illegally issued, defying the treaty that created it. If the European Union Directive gives legal validity to these patents, the developers and the users of those thousands of programscould all face threats of lawsuits.
A program is like a novel: a large collection of details that together implement many ideas. Imagine if each literary idea could be patented--for instance, "A love scene with the woman on a balcony" or "a person's blue eyes resemble the sea". Anyone writing a novel would then infringe dozens or hundreds of patents; writing a novel you won't get sued for would be harder than writing a good novel. This is not the way to promote writing--not novels,and not software.
The pressure for software patents comes mainly from the computer megacorporations. They want software patents because each has thousands of them in the US, and wants to import them to Europe. If Europe allows software patents,the megacorporations (most of them
foreign) will have a measure of control over software use in Europe.
Most legislators have never done software development, so they fall prey to myths about what software patents do. For example, the myth that a patent covers the entire design of a product--if you say that a software developer could get a patent "to protect his program", you have made appeal to this myth. I'veexplained the truth about this above.
Then there is the myth that patents can "protect" a "small inventor" from competition by the megacorporations. If that were true, the megacorporations would not be in favor of software patents. Each megacorporation use its thousands of patents to make everyone else cross-license. Typically the small inventor's innovative program will combine his few new patented ideas with hundreds (or thousands) of well-known ideas, some patented by IBM, some patented by Microsoft, etc. The megacorporations will force him to cross-license. Thenthey will compete with him just as if there were no patents.
Then there's the myth that US companies have an advantage while the US has software patents and Europe does not. If that were true, US companies and the US goverment would not be pressuring Europe to allow software patents. The truth isthe opposite: Europe has the advantage.
US patents restrict only what is done in the US, but anyone can get a US patent. European companies can and do get US software patents, and attack US software developers. But currently Americans can't get European software patents and attack Europeans. As long as Europe rejects software patents, Europe will havethis advantage.
If Europe maintains its advantage, by rejecting software patents, eventually my country may find it necessary to compete by changing its foolish policy. Pleasehelp save the US from software patents, by saving yourselves first.
Sincerely
Richard Stallman
President, Free Software Foundation
MacArthur Foundation Fellow
Commenti
Inserisci il tuo commento