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    5 settembre 2006 - Loris Asoli
    Fonte: Bollettino Res Marche N°3 Anno 1 - 05 maggio 2005

    Il potere del consumatore critico

    Chi è il consumatore critico?

    • E’ quella persona che, quando compra qualcosa, un bene o un servizio, si domanda cosa c’è dietro, da dove vengono il prodotto e le materie prime impiegate, chi vi ha lavorato e in quali condizioni, si domanda a chi sta dando il suo denaro, che tipo di produzione e di persone favorisce, che influsso ha la sua scelta sull’ambiente, sulla vita dei suoi figli e sul futuro del pianeta.

    • Quando apre un conto in banca si domanda per cosa verranno usati i suoi soldi. Per esempio se verranno usati per il finanziamento di guerre o di opere di pace.Il consumatore critico vaglia le informazioni che gli vengono dai Mass media e non è un credulone ma cerca le sue fonti di notizie e di cultura presso gente disinteressata, di cui possa fidarsi.

    • Quando deve curarsi non si lascia imbottire di medicine che invece di guarirlo reprimono i sintomi e magari gli procurano più avanti altri guai ancora peggiori, a ulteriore vantaggio delle multinazionali del farmaco chimico. Usa invece i farmaci chimici con molta precauzione e cerca medici e terapeuti che vogliono risalire con serietà alle vere cause del suo malessere e che lo considerano come una persona dotata, oltre che di un corpo, anche di un’ anima e di uno spirito che influiscono sulla salute.

    • Il consumatore critico, per tutto ciò che lo riguarda, cerca di non sprecare, sia per rispetto di chi ha realizzato i prodotti sia per non inquinare ulteriormente la “madre terra”. Egli cerca anche di fare sempre più esperienze e formarsi in modo da non dover ricorrere agli altri anche per piccolezze per le quali potrebbe essere indipendente. Però si rende conto che da soli è difficile essere veri consumatori critici e così si associa volentieri con chi la pensa come lui e cerca di creare dei gruppi, per esempio, i Gruppi di Acquisto Solidale, così che i singoli si possano aiutare a vicenda, possano integrare e arricchire le loro esperienze e conoscenze e possano fare acquisti collettivi di prodotti e servizi che da soli non avrebbero potuto ottenere. E in più danno vita a delle nuove belle amicizie sia fra di loro che con i produttori a cui danno fiducia.

    • Il consumatore critico associato si rende conto sempre più del suo “potere”. Se boicotta un’impresa che si comporta male può metterla in difficoltà. Se tanti consumatori critici decidono di avere un prodotto, fatto con nuovi criteri, quelli dell’economia solidale, essi hanno anche il potere di far nascere nuove imprese o di rafforzare quelli etiche già presenti.

    • Il consumatore critico si domanda come fare per favorire la nascita di un mondo migliore.

    E’ questa la nuova la nuova frontiera del consumo critico: un’alleanza sempre più serrata e significativa fra consumatori e produttori critici per ampie finalità. E’ l’era della nascita delle Reti di Economia solidale, ancora in formazione e definizione, ancora poco organizzate, ancora non del tutto trasparenti, ancora senza totale chiarezza nelle finalità, ma con una grande potenzialità di fronte a sé. Più cresce la produzione alternativa e più sono le possibilità che si aprono per il consumo critico. Ma vale anche il viceversa: più cresce il consumo critico e maggiori sono le potenzialità per le nuove produzioni di qualità eco-solidale. E quanto più il movimento cresce tanto più si può porre ambiziosi obiettivi di trasformazione positiva dell’intero sistema economico e sociale. E’ la prospettiva nella quale stiamo lavorando nel costruire la rete marchigiana dell’economia solidale. E’ anche la prospettiva nella quale stanno nascendo analoghe reti in altre parti d’Italia e del mondo.

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