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    8 settembre 2006 - Loris Asoli
    Fonte: Bollettino Res Marche N°2 Anno 1 - 04 aprile 2005

    I pericoli delle amalgame dentali

    «Presto o tardi verrà dimostrato che l’introduzione delle amalgame come materiale dentale fu un crimine contro l’umanità»

    prof. Stock, Istituto Superiore di Qualificazione Personale di Karlsruhe, 1926.

    L’amalgama è una lega di metalli contenente mercurio. Viene usata per chiudere i buchi dentali causati dalle carie. Il mercurio è un metallo pesante estremamente tossico, capace di attraversare la membrana delle cellule e di attaccare il DNA. Un solo grammo di mercurio è in grado di inquinare 20.000 Kg. di alimenti (normativa CEE). Si tratta del più tossico degli elementi, dopo quelli radioattivi. Eppure esso viene usato nelle amalgame dentali e, a causa di questo, viene rilasciato nell’organismo umano e vi si accumula. Le conseguenze per la salute possono essere molto gravi, tuttavia, per mancanza di informazione, la maggioranza dei dentisti continua ad usare le amalgame.
    L’intossicazione da mercurio, causata dall’accumulo graduale nell’organismo, può portare ad ogni sorta di malesseri e non c’è zona del corpo che non può essere colpita. Possibili disturbi e malattie causate sono: tremori, arrossamenti, eccitabilità, mal di testa, perdite di memoria, disturbi psichiatrici, danni renali, malattia di Alzheimer (alti livelli di mercurio e di alluminio vengono travati nei cervelli di persone decedute con malattia di Alzheimer), disturbi visivi, candidosi, aritmie, deficienze di vitamina B12 e di alcuni minerali utili, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson.
    Il mercurio ha grande affinità per il cervello e per la retina e vi può causare gravi danni. Gli effetti del mercurio dentale sul feto sono irreversibili. I livelli di mercurio nelle madri si correlano con l’aumento di difetti del feto alla nascita. Il mercurio dell’amalgama di una donna incinta attraversa la placenta ed appare nel fluido amniotico, nel sangue, nel fegato e nella ghiandola pituitaria del fegato, entro due giorni dalla sua istallazione nella bocca.

    COSA FARE?

    Intanto quando si curano delle carie o si fanno curare quelle dei propri familiari bisogna chiedere al proprio dentista che non usi amalgame al mercurio, né altre amalgame contenti metalli. Ci sono ormai in commercio molti tipi di materiali dentali non tossici per amalgame, come i compositi o resine e le porcellane o ceramiche. Se il proprio dentista non li conosce e dice che le amalgame metalliche vanno bene, abbandonate senza esitazione questo dentista e cercatene un altro più attento ai problemi di salute dei suoi pazienti.
    Per chi invece ha già molte amalgame al mercurio in bocca e soffre di molti malanni e disturbi incurabili è consigliabile di pensare alla rimozione graduale delle amalgame. la rimozione è pericolosa e deve essere fatta da un dentista che conosca il problema e sappia usare le opportune precauzioni. Ci sono diversi protocolli per minimizzare l’esposizione al mercurio durante la rimozione delle amalgame.
    In Svezia, già da anni, le amalgame sono state rimosse dalla bocca di tutta la popolazione a spese dello stato.

    Per maggiori informazioni leggere il libro:

    Lorenzo Acerra / Denti tossici / Macro Edizioni

    "INTEGRAZIONE DA PARTE DI UN LETTORE DEL BOLLETTINO"

    Peppe Scherpiani scrive:

    «Potrei dire anche, dopo aver letto alcuni articoli del bollettino, che le amalgame al mercurio usate dai dentisti nelle otturazioni, producono secondo le ricerche effettuate dal DAN (Defeat Autism Now) del dr. Shaw, americano, un effetto di autismo epidemiologico nelle donne in gravidanza, quando, in certi casi, il mercurio passa la placenta ed è assimilato dal feto. Per maggiori informazioni potreste consultare il sito

    http://www.genitoricontroautismo.it oppure http://www.autismoonline.it.
    Ciao Peppe.»

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