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    RELAZIONE DELLE ATTIVITA'

    Rete di Economia Etica e Solidale - REES Marche.
    Assemblea dei soci e delle socie.
    Il documento programmatico e la strategia 2008 - 2010
    4 maggio 2009 - Davide Guidi (Presidente Rees Marche)

     

     

     

     

    Rete di Economia Etica e Solidale - REES Marche

    Assemblea dei soci e delle socie

    Chiaravalle, 18 aprile 2009

    RELAZIONE DELLE ATTIVITA'
    
    

    Il documento programmatico e la strategia 2008 - 2010

    Desidero iniziare tale relazione richiamando la nostra carta dei valori - il documento programmatico condiviso qualche anno fa - che riconosce nell'economia solidale un nuovo sistema economico, sociale e culturale orientato al bene comune, alternativo a quello attuale e rispetto ad esso operante secondo rinnovati principi e valori.

    La strategia individuata per il 2008 - 2010, è un tassello che si inserisce nella missione indicata dal documento programmatico, ed è questo il percorso che ha guidato e guiderà le nostra azioni per il periodo a cui si riferisce.

    L'obiettivo generale di tale strategia è l'avvio della costruzione di Distretti di Economia Solidale (DES), ovvero luoghi territoriali in cui l'aggregazione di produttori, consumatori, lavoratori e finanziatori rappresenti un volano per la diffusione fra i cittadini, nelle istituzioni e nei soggetti organizzati del progetto di economia solidale.

    In particolare, abbiamo individuato quattro aree strategiche, fra loro sinergiche e complementari. L'area dell'identità intende coinvolgere soci REES e altri soggetti nelle attività associative: rafforzando la conoscenza fra persone e soggetti giuridici, ampliando la base associativa sia ai settori tradizionali ecosol sia ai nuovi interessanti ed interessati, favorendo il riconoscimento di REES da parte di imprese, associazioni, enti locali, cittadini anche attraverso iniziative territoriali. Realmente, infatti, senza la partecipazione convinta a partire dai nostri soci, non avrebbe alcun significato l'impegno di pochi, né sarebbe possibile ampliare e migliorare le tante attività possibili.

    L'area del nuovo immaginario si propone di permeare la società marchigiana con la cultura dell'economia solidale; è necessario affinare gli strumenti di comunicazione interna ed esterna (mailing list, bollettino, notiziario, sito, incontri tematici virtuali e residenziali), consolidare il percorso della Scuola delle alternative specie in ricerca e formazione, rafforzare la nostra capacita di comunicare intrecciando rapporti stabili con giornali, radio, TV, canali di informazione indipendenti. La comunicazione non deve rappresentare un fine, bensì un indispensabile strumento che a volte tendiamo a sottovalutare.

    "E" di REES come economia: non può quindi mancare l'area dei rapporti economici, volta a favorire l'attivazione di sinergie ed interazioni tra soggetti economici solidali. Centrali sono dunque le attività volte a privilegiare le relazioni economiche fra soggetti soci REES, rafforzare il rapporto coi Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) marchigiani e favorirne la nascita di nuovi, lavorare per il rafforzamento di reti distributive adeguate, rappresentare un incubatore di impresa e un soggetto in grado di riconvertire nell'area ecosol le imprese interessate.

    All'area dei territori e delle istituzioni, infine, è demandato l'obiettivo di localizzare la presenza e la capacità di operare di REES, organizzare eventi culturali e manifestazioni territoriali, rafforzare le relazioni con le istituzioni, ricercare risorse finanziarie. Il futuro che sarà, sarà sempre più nei territori, e già da ora dobbiamo porre le basi per creare le condizioni per costituire sezioni locali della nostra rete.

     

    Le attività realizzate e in corso

    In attuazione del documento programmatico e della strategia 2008-2010, di seguito una panoramica della principali attività realizzate dal 2007 e di quelle in corso.

    Abbiamo riattivato con determinazione la relazione con i soci, rafforzato la parte del sito dedicata a soci e attività istituzionali, partecipato a vari interventi di presentazione di REES e dell'economia solidale presso Università (Ancona, Macerata, Urbino), scuole, associazioni e gruppi territoriali. Ci apprestiamo poi ad organizzare incontri conviviali per favorire relazioni e conoscenza reciproca fra associati, a convocare almeno un consiglio decentrato all'anno per incoraggiare la partecipazione dei soggetti territoriali, ad implementare una campagna mirata a nuovi soci. Attualmente contiamo poco più di novanta soci, di cui una trentina soggetti economici ed associativi.

    Abbiamo implementato per qualità e quantità l'invio per mail di "Res-Informazioni - Cultura" per gli approfondimenti e "Res-News" per segnalare appuntamenti significativi: è necessario ora riorganizzare ed ampliare la redazione. Continua inoltre la collaborazione con il bimestrale del nostro socio AVM - Centro Servizi Volontariato, che inoltre è disponibile a mettere a disposizione di REES il proprio ufficio stampa. Il sito www.resmarche.it - in costante aggiornamento - ha raggiunto una qualità di alto profilo ed è diventato sito di riferimento non solo regionale per il censimento dei soggetti e prodotti dell'economia solidale. La Scuola delle Alternative (SDA) si sta rivelando un imprescindibile strumento per la formazione interna (3 seminari effettuati su motivazioni, denaro e tempo) e per quella esterna (seminario per dirigenti e funzionari della Regione Marche, ipotesi di seminario su economia solidale e lavoro ad Urbino). Ha inoltre avviato un proficuo rapporto d collaborazione con le Università di Ancona, Macerata ed Urbino per condividere percorsi di ricerca e studio su pratiche e modelli ecosol, ad iniziare dalla realtà dei GAS regionali. Si sta procedendo, in questa fase, a ridefinire il gruppo di lavoro anche in un'ottica di valorizzazione professionale.

    Il patto di filiera e collaborazione economica fra soggetti economici soci REES ha iniziato a muovere i primi passi, con ritorni per ora modesti; migliore avvio invece per il primo patto di collaborazione solidale fra un'azienda REES (Terra e Cielo) e alcuni GAS regionali e nazionali.

    Rispetto ai GAS, in seguito all'indagine regionale promossa da REES, ci siamo proposti di lavorare per facilitare la nascita di retine provinciali, la comunicazione per mezzo della creazione di una sezione del sito dedicata alla rete dei GAS marchigiani e di una mailing list regionale, e la messa a disposizione di mailing list per i GAS che le hanno richieste. La Scuola delle Alternative sta inoltre contribuendo ad organizzare la 4° festa regionale dei GAS, proponendosi anche come supporto all'attività di avvio di nuovi gruppi e in prospettiva ai bisogni formativi. Consideriamo, infatti, ineludibile il rafforzamento del rapporto di relazione con i Gruppi di Acquisto Solidale, componente essenziale del processo dell'economia solidale. Di non facile applicazione, in questa fase, il modello di rete distributiva regionale elaborato in seguito all'approfondito studio di fattibilità realizzato da un'azienda socia REES.

    Venendo ai territori ed alle attività realizzate e programmate, segnalo le manifestazioni di cui REES è ente promotore o partner: "Fiera della sostenibilità" di Fano, "Eco come bio comanda" di Ancona, "Equa la festa" di Jesi. Per Eco & Equo 2009 rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare con la Regione, nel rispetto reciproco di ruoli e competenze.

    Nel territorio provinciale di Pesaro e Urbino sta proseguendo il percorso verso la nascita di uno o più DES locali, grazie ad un progetto che sta rafforzando la rete ecosol provinciale per mezzo della creazione di sito e mailing list, del censimento e degli incontri organizzati fra produttori, del rafforzamento della rete dei GAS anche attraverso una festa provinciale, della maturazione di percorsi di avvio di empori ecosol a Pesaro, Fano, Urbino, della realizzazione del progetto "Cambieresti" ad Urbino su stili di vita. Nella Valle del Misa e Nevola sta prendendo avvio un altro percorso di avvio di un DES, con un primo incontro programmato fra produttori, consumatori, istituzioni. Percorso analogo è stato avviato in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno (Verso il DES Piceno) che, dopo la costruzione di un sito, la riflessione politica su una carta dei valori, vari incontri di aggregazione fra produttori locali, si è interrotto per decisione della Provincia. Simile sorte toccata al progetto di avvio di un DES in collaborazione con la Provincia di Macerata, che non si è poi concretizzato per il venir meno del contributo provinciale. Nel territorio fermano, REES è partner effettivo di un progetto volto a rafforzare le pratiche di buon vicinato e di consumo critico, anche attraverso la costituzione di nuovi GAS. Altri progetti in corso di valutazione di cui REES è attualmente partner sono quelli su acquisti verdi ed equosolidali per enti pubblici presentato da Consorzio solidarietà a Banca Etica, e su turismo responsabile ed economia solidale nella Vallesina presentato da Mondo Solidale alla Provincia di Ancona.

    In relazione al rapporto con le istituzioni si evidenzia la partenza del Tavolo di economia solidale costituito dalla Regione Marche fra i diversi propri servizi, con la partecipazione di REES come unico soggetto esterno, con l'obiettivo di programmare politiche ecosol sul territorio marchigiano. Un'ultima considerazione sull'equilibrio fra apporto volontaristico e impegno lavorativo: l'intensità e la complessità degli obiettivi che ci prefiggiamo richiederanno sempre più la capacità di reperire risorse economiche per sostenere e valorizzare adeguati percorsi lavorativi da affiancare alla sempre fondamentale componente del volontariato.

     

    Alcuni aspetti aperti

    Mi avvio a concludere ponendo alla vostra attenzione alcuni aspetti aperti che possano attivare la fase di discussione, che come Consiglio riteniamo assolutamente preziosa non solo nell'ambito dei lavori odierni ma come contributo essenziale per le attività dei prossimi mesi:

     

    • come incrementare la massa critica dell'economia solidale (fatturato, quantità, dimensione delle imprese) senza riproporre un modello con stesse regole, aspirazioni, leve e meccanismi del sistema a cui si contrappone;

    • come rendere concreti agenti di trasformazione politica organizzandole in un vero e proprio modello socio/economico alternativo le categorie utilizzate per l'analisi critica dell'attuale sistema in crisi (sobrietà, decrescita, stili di vita, politiche del denaro, tempo "sostenibile", economia locale, nuovi indicatori di ricchezza sociale, giustizia, ambiente, cooperazione);

    • come valorizzare la riflessione in corso nei principali settori ed imprese di economia solidale, centrata sulla trasformazione delle culture ideali originarie (cooperazione, commercio equo, finanza etica, biologico, ecc.) per individuare (forse) rinnovati orizzonti e pratiche;

     

     

    Sulle relazioni di rete interne ed esterne

    • In REES prevale in questa fase un modello di rete caratterizzato da singole identità ben definite di ciascun soggetto socio, che si collegano attraverso una non scontata progettualità condivisa. D'altra parte, è sempre più evidente la necessità di una forte partecipazione e corresponsabilità di tutti i soggetti soci nella condivisione di valori e strategie e nella concretezza delle azioni, per una reale sostenibilità ed ampliamento delle azioni individuate;

    • quale identità per i DES, fra innovazione e rischio di essere considerati sovrastrutture (un esempio il rapporto diretto ben funzionante fra produttori bio e GAS);

    • con quali modalità e consapevolezza e fino a che punto attivare alleanze e collaborazioni con enti pubblici e altri soggetti "vicini";

     

    Sulla sostenibilità economica

    • attività di volontariato ed impegno lavorativo: quali finanziamenti fra progettazioni, finanziamenti pubblici, utili di impresa dei soggetti soci e partecipanti.

     

    Per concludere e rilanciare

    La Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche si caratterizza in questa fase della propria storia come un luogo variegato di pratiche, sperimentazioni, ricerca, sintesi, elaborazione culturale e politica. Ancora, come luogo partecipato da diversi soggetti - singoli, aziende, cooperative, associazioni, gruppi - con proprie storie, percorsi e velocità, identità.

    L'obiettivo di individuare, elaborare e promuovere un nuovo modello sociale, economico, culturale alternativo a quello in crisi ma ancora dominante, appare ancora lontano, sebbene il percorso sia intrapreso e diversi i compagni di strada.

    In tale direzione, il prossimo passo non può prescindere dal rafforzamento della consapevolezza dei soggetti soci di condividere e partecipare ad un progetto comune, come parte fondamentale della propria strategia e oltre le singole identità.

    
    

     

     

     

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