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    Il nucleare non è la risposta

    Helen Caldicott, autrice di: "Il nucleare non è la risposta", ci spiega la pericolosità del nucleare per i nostri figli e nipoti, svela i veri costi e le conseguenze del nucleare, con fatti che smentiscono la propaganda finanziata dall’industria nucleare:Il nucleare non è un'energia rinnovabile, contribuisce al riscaldamento globale e il suo costo reale è proibitivo e produce indenni danni alla salute delle generazioni future.
    9 giugno 2010 - Redazione REES Marche

    Mettersi a discutere con i nuclearisti italiani non solo è inutile, ma controproducente. E' la classica storia di chi si mette a discutere con un imbecille, chi osserva dall'esterno vede due imbecilli che discutono. Il nucleare è stato respinto da un referendum, punto. Non può essere reintrodotto da lobbisti e reggicoda politici. Il popolo italiano, che è abituato a sopportare quasi qualunque cosa, non lo vuole per istinto di sopravvivenza. Nel Paese con le più potenti mafie del mondo chi gestirebbe le scorie? Il nucleare costa più di qualunque altra energia: chi lo pagherà? L'uranio finirà entro qualche decennio e il suo prezzo aumenta di settimana in settimana, è l'energia MENO rinnovabile del mondo. Helen Caldicott, autrice di: "Il nucleare non è la risposta", ci spiega la pericolosità del nucleare per i nostri figli e nipoti. Disoccupati, senza pensione e nuclearizzati.

    Intervista a Helen Caldicott

    H. Caldicott: Mi chiamo Helen Caldicott, sono australiana. Sono una pediatra e specialista in infanzia. Per quattro anni sono stata coinvolta nello studio delle implicazioni mediche del nucleare a scopo energetico e nucleare a scopo bellico. Ho fatto parte del corpo docente della Scuola di Medicina di Harvard e ho praticato la professione medica.

    Blog: Perché ci sono ancora Paesi, come la Gran Bretagna, che ricorrono al nucleare nel mix energetico?

    H. Caldicott: Molte persone ignorano quali sia il ciclo del combustibile nucleare e quali siano le conseguenze sul corpo dell'esposizione a radiazioni e di tutti gli altri aspetti della produzione di energia nucleare: l'estrazione e la lavorazione dell'uranio, l'arricchimento, la costruzione di un reattore, le radiazioni emesse dal reattore a regime, la concentrazione delle radiazioni nella catena alimentare e nel latte materno, nei polmoni. E poi i rifiuti radioattivi che durano mezzo milione di anni e contaminano la catena alimentare. Quindi la gente mangerà cibo radioattivo. I bambini sono dieci, venti volte più esposti degli adulti ai danni delle radiazioni. I feti, migliaia di volte.
    Le persone non sembrano comprenderlo. È un problema medico. La maggior parte della gente non ha le informazioni biologiche per comprendere il problema. Così, l'industria nucleare ha spinto un'enorme campagna di propaganda dicendo che loro sono la risposta al surriscaldamento globale, perché non producono anidride carbonica.
    In realtà producono grandi quantità di anidride carbonica, così come producono epidemie di cancro, leucemie e malattie genetiche nelle generazioni future.

    Blog: Qual è quindi il reale costo dell'energia nucleare, considerando il costo sostenuto dalla società?

    H. Caldicott: Costruire un reattore nucleare costa dai 12 ai 15 miliardi di dollari. Ma tutti i costi accessori di arricchimento dell'uranio, gli enormi costi di assicurazioni pagati dal governo - il governo sussidia l'intero bilancio dell'industria nucleare -, i costi per gli interventi medici conseguenti non sono compresi. I costi del trattamento di pazienti - soprattutto bambini - affetti da cancro o patologie genetiche o i costi per lo stoccaggio delle scorie nucleari per mezzo milione di anni non sono mai inclusi. Il trasporto delle scorie nucleari non è mai compreso.
    È talmente più economico investire in energie da fonti rinnovabili, come l'eolico, il solare, il geotermico e la cogenerazione, alta efficienza nell'uso dell'elettricità.

    Blog: Non esiste quindi un nucleare sicuro?

    H. Caldicott: Non esiste assolutamente una strategia nucleare sicura. Nel mio libro spiego perché il nucleare non è la risposta al surriscaldamento globale. Lo capirete leggendo il libro. L'Italia non deve costruire centrali, ma sono sicura che Berlusconi non capisce quello di cui sto parlando.

    Blog: Chi vuole dunque l'energia nucleare?

    H. Caldicott: I politici sono stati i destinatari di una grande campagna di propaganda, e forse di denaro - non so. I politici sono analfabeti in materia scientifica e medica. In altre parole non capiscono la scienza. Come Berlusconi, che scienza è in grado di capire lui? Conosce forse la medicina e i tempi sufficienti per contrarre un cancro dopo essere stati irradiati per 5 o 6 anni? Non conosce forse i risultati di Hiroshima e Nagasaki?
    Molti politici sono lo "scudo di bronzo" dell'industria nucleare, o dell'industria petrolifera o del carbone. Vanno dove va il denaro, non dove dovrebbe puntare il futuro e il benessere delle persone.

    Blog: Che ci dice delle lobbies militari dietro l'industria nucleare?

    H. Caldicott: Naturalmente la tecnologia nucleare trae origine dal progetto Manhattan che produsse plutonio per armare bombe. L'energia nucleare è una conseguenza di questa tecnologia nata per il senso di colpa degli scienziati responsabili della morte di circa 200.000 persone uccise letteralmente in un lampo. Ritenevano che se avessero estratto energia dall'atomo per usi civili, il loro senso di colpa sarebbe diminuito. Ho conosciuto e lavorato con alcuni di quegli scienziati e posso dirvi che hanno sempre odiato le armi nucleari e che sono morti ancora attanagliati dal senso di colpa. Sapevano, sapevano quanto fosse e quanto sia pericoloso il nucleare. Oggi sono tutti nelle loro tombe.
    Dovete anche sapere che ogni centrale nucleare produce circa 250 kg di plutonio l'anno. Il plutonio dura mezzo milione di anni e puoi costruirne una testata nucleare con 5 kg. Ogni nazione che possiede un reattore nucleare può costruire facilmente centinaia di bombe atomiche, se lo desidera. Questo è il motivo per cui si è così preoccupati dell'Iran. È così che Israele ha costruito le sue testate, così la Gran Bretagna, la Francia, il Pakistan e l'India, la Cina. Le armi e l'energia nucleare sono parti della stessa industria. Quando disponi della tecnologia nucleare, puoi produrre armi atomiche. Berlusconi vuole forse delle armi nucleari?

    Blog: Speriamo di no! C'è almeno un esempio al mondo di corretta gestione delle scorie nucleari?

    H. Caldicott: No, non ce ne sono e non ce ne sarà mai uno. Quale che sia il materiale all'interno del quale venga stoccato, si deteriorerà. Il cemento presenterà infiltrazioni, il metallo arrugginirà e il materiale fuoriuscirà contaminando l'ambiente, l'acqua, il cibo, il latte, la carne. La gente mangerà cibo radioattivo. I bambini nasceranno deformi. Nascono bambini deformi a Falluja e Bassora, in Iraq dove sono state usate armi atomiche. Infatti a Falluja i dottori consigliano alle donne di non avere affatto figli. La quasi totalità dei bambini nasce con serie deformità: mancano del cervello o di un occhio, delle braccia. È davvero ... è ciò che ci riserva questo futuro.

    Blog: Cosa dovrebbero fare i cittadini per abbandonare l'opzione nucleare?

    H. Caldicott: Per prima cosa devono essere bene informati. È imperativo che comprendano le informazioni. So che il mio libro è stato tradotto in italiano. Tutti quelli che ci ascoltano dovrebbero leggere "Il nucleare non è la risposta" e una volta letto devono trascorrere qualche giorno con le loro emozioni e decidere quello che intendono fare.
    Abbiamo davvero bisogno di una rivoluzione contro questa industria nucleare spaventosa. È molto, molto peggiore dell'industria del tabacco. Molto peggio del fumo.
    Le persone devono utilizzare le loro democrazie. Devono andare a incontrare i loro politici e informarli. Andate a trovare Berlusconi. Occupate il suo ufficio.
    Gli italiani sono bravi. Sono appassionati. Sono sicura che troveranno il modo per assicurarsi che il loro Paese chiuda tutte le centrali nucleari!

     

    Il libro Il nucleare non è la risposta

    In un mondo lacerato da guerre per il petrolio, i politici si sono indirizzati sul nucleare.

    Uno dei miti diffusi negli anni sostiene che la produzione di elettricità dal nucleare non contribuisce al riscaldamento globale, non inquina, costa poco ed è sicura.
    L'attivista antinucleare Helen Caldicott svela i veri costi e le conseguenze del nucleare, con fatti che smentiscono la propaganda finanziata dall'industria nucleare.
    Il nucleare non è un'energia rinnovabile, contribuisce al riscaldamento globale e il suo costo reale è proibitivo.

    La vendita di questo libro contribuisce al progetto FREE (Fotovoltaico per la Ricerca Eco ed Equo solidale), un progetto di Luce&Vita energia (http://www.luceevitaenergia.it/web/ ).
    Ogni libro venduto permetterà di adottare una superficie fotovoltaica di 10 cm x 10 cm. che produrrà 1,68 kWh/anno di energia elettrica (pari a  361 grammi di petrolio equivalente).

    Dettagli:

    • Autore: Helen Caldicott
    • Editore: Gammarò Editori
    • Numero di pagine: 240
    • Prezzo 18 euro

    Sommario

    • Prefazione
    • I costi energetici del nucleare
    • Chi paga l'energia nucleare
    • Energia nucleare, radiazioni e malattie
    • Disastri accidentali o per terrorismo
    • Yucca Mountain e il disastro delle scorie nucleari
    • Reattori Nucleari di IV generazione
    • L'energia Nucleare e la proliferazione delle armi atomiche
    • Il nucleare e le "nazioni canaglia"
    • Energia rinnovabile: la risposta
    • Cosa possono fare gli individui: il risparmio energetico e l'efficienza
    • Ringraziamenti
    • LUCE & VITA energia
    • Indice dei nomi

     

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